All’interno del Milan c’è un’inchiesta. I tifosi rossoneri ed i curiosi si chiedono come la Procura interverrà e, soprattutto, quali saranno le possibili sanzioni per la squadra. Giuseppe Chinè non si è ancora mosso, ma da Torino fanno sapere di avere delle carte da mostrare. Quando queste verranno messe a disposizione, ci sarà da prendere una decisione sul deferire solo i dirigenti o anche il club intero, coinvolto per responsabilità diretta vista la presenza degli amministratori delegati sospettati.
La Gazzetta dello Sport ha analizzato su cosa può andare incontro il Milan. Prima di tutto bisogna sottolineare che l’indagine sia solo ad una fase primitiva, e la Procura si muoverà con la giusta cautela. Per questo motivo le sanzioni (qualora dovrebbero esserci), saranno rinviate alla prossima stagione. La classifica potrebbe essere rivoluzionata a campionato chiuso, ma i tempi di iscrizione delle società alle liste UEFA scadono ad agosto. In poche parole, finestra temporale ristretta. In Italia, dunque, la sanzione minima è l’ammenda, ma possono esserci penalizzazioni o addirittura retrocessioni per casi di grave illecito sportivo.
Per quanto riguarda l’Europa, bisogna attendere prima il riscontro del Paese. Tempi più lunghi, anche se l’esclusione dalle competizioni UEFA sembra un’ipotesi remota: più realistiche multe o interventi per il Fair Play Finanziario. L’estromissione dalle coppe continentali dovrebbe avvenire, esattamente come scritto poc’anzi, per casi di grave illecito sportivo.