Fino a un mese e mezzo fa a Pioli era universalmente riconosciuta la signorilità e l’etica del lavoro. Dopo lo Scudetto conquistato forse qualcosa cambierà in reazione alla sua considerazione, ma siamo sicuri che non essendo vanesio, di certo non si scandalizzerà se ciò non dovesse accadere.
Delle diverse tematiche trattate nella conferenza stampa di inizio raduno, è rimasto maggiormente impresso lo spunto sulla necessità di apportare qualità. È un refrain per la verità, perché anche a luglio 2021 nella stessa sede il mister pose l’accento sulla stessa questione.
La società lavorò a diversi nomi, tuttavia riuscì a portare “solo” Messias e per di più solo all’ultimo giorno di mercato. Tenendo presente che lo slot trequartista lasciato libero da Calhanoglu non è mai stato colmato, la rosa dello scorso anno in sostanza è restata sostanzialmente in deficit qualitativo.
Quest’oggi Pioli ha parlato di Junior Messias come giocatore sul quale farebbe volentieri ancora affidamento. In rossonero per lui 28 presenze, 6 gol e 3 assist al suo primo anno tra campionato e Champions League, numeri non male se pensiamo al costo dell’operazione e dal background dell’ex Crotone.
Lo staff tecnico in pratica chiede di aggiungere elementi di qualità. Quindi bene Adli, rimane la fiducia in Messias dovesse essere riscattato, ma è chiaro che lo spazio del “10” titolare andrà necessariamente colmato e questa volta sarebbe bene farlo presto, senza rimaner invischiati nella tonnara degli ultimi giorni di calciomercato. Pioli ha parlato, ha chiesto di fatto ribadendo. Ora che ha anche più credito andrebbe accontentato.