Il Milan ha bisogno di ingranare: certamente, le alte posizioni in classifica rallegrano l’ambiente, ma anche mister Pioli in passato ha spesso rimproverato cali di concentrazione ed errori in difesa. Andando controcorrente, si può leggere un dato ancora peggiore in attacco: questa stagione i rossoneri hanno solo segnato su azione o su rigore, non sfruttando calci di punizione e corner, solitamente favorevoli negli ultimi minuti (lasciando perdere il fatto che il Milan non abbia ancora segnato dall’ 80′ minuto in poi).
Il dato inquietante arriva dai calci d’angolo: il Milan questa stagione ne ha tirati 47, realizzandone 0. Vero è che contro il Napoli si è vista una grande partecipazione ai corner, e Krunic è andato vicino al gol su questo fondamentale. Ma segnare da corner dovrebbe essere normale, non raro. Stessa cosa vale per i calci di punizione, ma stavolta il calcolo è più clemente con i rossoneri: 6 le punizioni dirette, sempre 0 gol. Fa sorridere pensare che il Milan abbia segnato solo una rete di testa da agosto, quella di Saelemaekers in Champions League contro la Dinamo Zagabria.
In generale il Milan ha ottime qualità offensive, e su questo Pioli ci lavora ed anche bene. Il dato non è solo una fredda questione di numeri: saper imparare dagli errori e sfruttare quelle palle spizzate che possono cambiare le partite, e in alcuni casi una stagione, servirà al Diavolo nelle gare in cui mancherà lucidità.