Il calcio vive un momento di pace in vista della sosta delle nazionali, anch’esse mentalmente consolidate in vista del Mondiale in Qatar. A novembre inizia il torneo, ma prima ci si aspetta un’incredibile quantità di partite tra campionato e Champions League per il Milan: 12 match da disputare dall’1 ottobre, trasferta ad Empoli, al 13 novembre contro la Fiorentina. In questi caso, giustamente, la società ha regalato una lunga panchina a Pioli per far rifiatare i titolari, che quest’anno saranno più di 11.
I rossoneri lasciano così la prima parte di stagione, quella di agosto e settembre, con delle certezze che non possono essere sostituite e con dei nomi complementari: il primo caso che viene in mente è la classica ormai sostituzione tra Charles de Ketelaere, che ancora non ha svolto 90′ minuti nella stessa partita, e Brahim Diaz, che da subentrato rende certamente di più.
Ma chi deve ancora giocare tra campionato e coppa? Non è una lunghissima lista: i due portieri di riserva, Mirante e Tatarusanu, che hanno davanti uno stakanovista come Mike Maignan, il separato in casa Bakayoko e il neo-arrivato Malick Thiaw, che in Germania ha giocato 3 partite ma a Milano vede competizione con Kalulu, Tomori e Kjaer, ma può e deve scalare le gerarchie.
Chi ha pochi minuti nelle gambe sono Gabbia, Ballo-Tourè e Vranckx, tutti a quota 1 match disputato e al di sotto dei 20 minuti massimo, con il senegalese che comanda questa non-speciale classifica con 15 minuti. Chi dovrebbe giocare di più lo comanda il tifoso, e spesso lo leggiamo sui social: Yacine Adli ha giocato la miseria di 54′ minuti, cosa insospettabile a luglio dopo l’ottimo pre-campionato. Stefano Pioli avrà il difficile compito di schierare la squadra più completa, ma in una stagione piena di impegni per chi non gioca non c’è nulla da temere: il momento giusto arriverà.