Il Milan sta attraversando un altro anno di alti e bassi costanti, senza riuscire a trovare una continuità dall’anno dello Scudetto. Ovviamente, soprattutto in questi momenti, le critiche hanno iniziato a piover sul Milan e sul mercato fatto. Perché se il mercato 2022/23 è stato considerato non all’altezza, di una squadra che vuole restare Campione d’Italia, sin da subito, quello 2023/24 è stato prima giudicato come il miglior mercato fatto tra le italiane, e poi al primo risultato negativo è stato messo in discussione.
Difficile paragonare precisamente le due sessioni di mercato, la prima (2022/23) puntava a rafforzare la rosa, mentre quest’anno si puntava a sfoltire e ricostruire. Però c’è un punto molto positivo riscontrato: il livello realizzativo dei nuovi acquisti è migliorato di netto. C’è da dire che il lavoro fatto e le scelte prese stanno dando i loro frutti: al 2 dicembre, il Milan è a quota 19 tra gol e assist dei nuovi arrivati, mentre lo scorso anno furono solo 4 in totale (10 mesi).
Di seguito i numeri delle new entry:
- Tijani Reijnders: 1 gol, 2 assist;
- Yunus Musah: 1 assist;
- Ruben Loftus-Cheek: 1 gol, 1 assist;
- Samuel Chukwueze: 1 gol, 1 assist;
- Noah Okafor: 2 gol;
- Christian Pulisic: 5 gol, 2 assist;
- Luka Jovic: 1 gol, 1 assist;
La differenza è davvero tanta e significa che il problema del Milan al momento non sono certamente i nuovi acquisti: logicamente hanno bisogno di giocare tanto assieme, e tutti gli infortuni avuti hanno compromesso la crescita del gruppo, almeno per il momento. La qualità c’è, bisogna solo capire se il tempo sarà il miglior amico o il peggior nemico del Diavolo.