Arrigo Sacchi ha parlato del gioco del Milan e del Napoli, ricordando anche la sua rivalità con Maradona. Queste due squadre ora sono le prime inseguitrici dell’Atalanta capolista, che le precede di 2 punti. Oltre tutto tra le quattro squadre italiane in Champions, i rossoneri ed i partenopei sono quelli usciti meglio dal primo scontro dei gironi, rispettivamente pareggiando con il Salisburgo e vincendo con il Liverpool. Ecco le parole di Sacchi a La Gazzetta dello Sport:
Su Milan-Salisburgo: “Una partita da 6. Al massimo da 6+. Non è stata una prestazione ottima, insomma. I rossoneri hanno sofferto i ritmi molto alti imposti dal Salisburgo. In Europa il pressing è il pane di tutte le squadre, tranne che le nostre. Gli austriaci non avevano grandi campioni, erano quasi tutti ragazzi, eppure hanno saputo tenere testa a una formazione come il Milan grazie all’organizzazione, alla compattezza e al ritmo”.
Se si tratti di un passo indietro dopo il derby: “Il derby è stato una partita di Serie A e in Italia si gioca in un certo modo, si fa del tatticismo la prima qualità. In Europa è diverso e il Salisburgo ha fatto capire al Milan che c’è bisogno di perfezionarsi. In generale, però, i rossoneri sono sulla strada giusta e mi sono piaciute le parole di Pioli a fine gara. Ha detto che non era pienamente soddisfatto e questo discorso deve entrare nelle teste dei giocatori”.
Sugli errori da correggere: “A volte il Milan si allunga troppo e quando ti allunghi troppo non sei più una squadra, non riesci più a pressare con i tempi giusti, ti mancano i sincronismi, i giocatori sono troppo distanti tra di loro. Ecco, Stefano deve lavorare su questo aspetto”.
Su una possibile rivalità Milan-Napoli: “Non posso dimenticare, le sfide contro il Napoli di Maradona erano le più attese della stagione. Al mio primo anno, quando abbiamo conquistato lo scudetto, le abbiamo vinte tutt’e due: 4-1 a San Siro e 3-2 al San Paolo. E da Napoli siamo usciti tra gli applausi. Segno che avevamo fatto qualcosa di straordinario”.