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Spaventati dal nuovo Diavolo. Quando l’avversario riconosce il merito: i complimenti al Milan sono di circostanza?

Ancora una volta viene sottolineata la supremazia del Milan sull’avversario. Ieri nel post-partita Ivan Juric ha evidenziato senza troppi giri di parole lo strapotere fisico e tecnico della rosa a disposizione dei rossoneri quest’anno. “C’è stato un divario enorme, non c’è stata una partita al di là delle decisioni. Basta abbassare il livello e rischi di brutto contro il Milan. Ha perso un giocatore per metterne dentro 5-6 di caratura europea. È un Milan nettamente migliore rispetto all’anno scorso e anche giocatori come Theo, Leao e Tomori sono maturati“.

La stessa cosa era già stata sottolineata in precedenza dai colleghi. In primis da Raffaele Palladino, nel post-partita del trofeo Silvio Berlusconi: “Secondo me il Milan è molto forte: è una delle candidate per vincere lo scudetto. Sono rimasto impressionato da loro questa sera“. In secundis da Thiago Motta, al termine della prima di campionato: “È stata una partita difficile ed è normale perché abbiamo affrontato una buonissima squadra, costruita per lo scudetto. Il Milan si è rinforzato tantissimo e ha dei mezzi completamente diversi da squadre come la nostra, soprattutto davanti“.

Tutti consapevoli, nonostante il doloroso addio di Sandro Tonali, che i rossoneri siano chiaramente una delle favorite per il titolo grazie agli innesti “internazionali” che hanno decisamente alzato il livello della rosa, sia qualitativamente che a livello numerico nella varietà delle scelte a disposizione di Stefano Pioli.

Nel corso della scorsa stagione, fu effettivamente più difficile sentire queste parole dalle altre compagini. In tre occasioni su tre, i complimenti degli avversari sono arrivati, tra l’altro, parlando anche di scudetto, il quale, a dir la verità, è un argomento ricorrente all’interno di Milanello. È quindi chiaro a tutti, allenatori, giocatori e tifosi, che il Milan, oltre a potersi ripetere sulla falsa riga dello scorso anno sotto certi aspetti (Champions League), può ambire a traguardi ancor più importanti (scudetto). Tutti spaventati dal nuovo Diavolo. E visto il parere del campo, non fatichiamo a crederci.

Milan-Torino: l'esultanza di Theo Hernandez, Rafael Leao e Christian Pulisic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Torino: l’esultanza di Theo Hernandez, Rafael Leao e Christian Pulisic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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