A margine della vittoria per 3-2 sul Bodø/Glimt, Lorenzo Colombo ha parlato ai microfoni di Milan TV. Ecco le sue parole e le emozioni provate al gol: “Volevo solo urlare, è stata un’emozione unica, non ci sono paragoni. Ho cercato di allontanarmi dagli avversari e cercare di capire dove la palla poteva arrivare. Non ero tranquillo prima della partita, ma mentalmente cercavo di essere libero. Alla fine era una partita di calcio, c’era un’emozione enorme, ma ho cercato di trattenerla“.
L’importanza dell’aiuto dei compagni: ”I miei compagni mi davano delle dritte su come posizionarmi in campo, soprattutto in fase di non possesso. Il loro aiuto è tanto importante, siccome hanno tanta esperienza rispetto a me. All’intervallo per i complimenti non c’era molto spazio, c’era un secondo tempo da giocare ed una qualificazione da portare a casa. Mi hanno dato dritte per come posizionarmi in campo. Non ho fatto ancora niente, è la prima partita, il mio primo gol. C’è tantissimo da lavorare, spero di avere una lunga carriera davanti, cercherò di lavorare sempre al massimo”.
Sul suo passato e sul suo futuro: ”Mi ricordo la mia crescita nel settore giovanile, che posso definire la mia casa. Per me Milan vuol dire anche casa, sono fiducioso perché c’è un futuro davanti. Bisogna lavorare già da domani. C’è da giocarsi il posto in allenamento, io intanto cresco. Cerco di rubare qualcosa ai miei compagni, quando ci sarà la possibilità mi farò trovare pronto”.