Nel pomeriggio di San Siro si è visto praticamente quasi tutto il meglio che il Milan può offrire. Perché (forse) i ragazzi di Stefano Pioli non hanno voluto infierire sul Lecce nonostante il 3-0 finale. La qualità di gioco espressa oggi dal Diavolo non si vedeva da tempo…eppure le vittorie in questo periodo non sono mai tardate ad arrivare. Anzi, l’ultima che il Milan ha lasciato indietro qualche punto ha dominato l’Atalanta, che non è poco. Ma dov’era questa squadra a metà stagione? Poco male, il finale sembra da fuochi d’artificio. Anche se ora arriva una finestra temporale complessa tra Europa League e Serie A.

Rimanendo sulla trentunesima giornata del campionato italiano, i tifosi non potevano chiedere di meglio. Il tecnico ha scoperto di poter contare su un Pulisic perfetto in qualsiasi zona del campo (oggi trequartista ma, nell’effettivo, è stato ovunque), su un Chukwueze che ha voglia di sfondare e si vede, su un Leao che si diverte quando è primavera e su Adli, un pittore che sforna assist dove non dovrebbero esserci varchi avversari. Ed i numeri, in questo caso, non mentono: un Milan così vincente non c’è stato nemmeno nella stagione 2021/22, quella dello scudetto. Perché 68 punti ora varrebbero tanto in un’altra annata se non ci fosse davanti un’Inter sempre più proiettata verso la seconda stella.

Il morale all’interno del club è altissimo. Tra dichiarazioni d’amore dei propri calciatori, conferme che arrivano sul futuro del proprio allenatore e soprattutto un calore di San Siro che non è mai mancato, ora il Milan sa di essere una squadra difficile da battere. Non sono solo le prestazioni (in generale tutti stanno facendo qualcosa in più, vedasi la fase difensiva), è anche l’imprinting del collettivo dal momento in cui si entra in campo: come visto a Firenze, c’è la sensazione che i ragazzi stiano bene. E quando si sta bene, quando c’è il feeling giusto, quando hai l’obiettivo a portata…questo è il risultato. I rossoneri ci sono.