L’ex centrocampista di Milan e Lazio Diego Fuser è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal match tra i rossoneri ed i biancocelesti. Ecco le sue parole.
Sui ricordi della sua esperienza al Milan: “Lì si scherzava poco, l’importante era vincere. Una cultura così non l’ho più ritrovata. Per dire, non c’era uno come Gascoigne, il più matto mai incontrato in carriera. Su di lui potrei scrivere un altro libro e sarebbe una commedia piena di aneddoti. In rossonero ero giovane, ma ho vinto comunque quattro trofei“.
Su Maldini: “È l’uomo giusto per inculcare quel tipo di cultura. La vittoria, il successo. Ai miei tempi il capitano era Baresi, ma Paolo aveva già la mentalità del leader“.
Su Ibrahimovic: “Se sta bene perché smettere? È ancora devastante. Ricordo una partita di Champions con la Roma, vent’anni fa. Giocammo contro l’Ajax di Van der Vaart, Chivu e Van der Meyde. Davanti c’erano Ibra e Mido. Zlatan non fece benissimo a dire il vero, ma era già uno di cui si parlava bene“.
Su chi lo abbia colpito di più del Milan: “Tonali. Mi piace molto, è il futuro della Nazionale. Sarà il suo anno“.
Su Brahim Diaz: “Con lui, Sandro, Ibra, Leao e altri giovani il Milan può puntare a vincere lo Scudetto. Mi incuriosisce Messias. La sua storia mi ha colpito“.