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Kalulu: “Venire al Milan un rischio? Non avevo paura di fallire. Qui devi sempre avere fame di vincere”

Pierre Kalulu ha rilasciato un’intervista ai microfoni della testata francese l’Equipe. Il difensore rossonero sarà impegnato quest’oggi con la sua Francia U21 contro le Isole Faroe. Ecco le sue parole.

Sull’Europeo e i Giochi Olimpici: “Non me ne sono reso conto, ma è vero! L’Europeo è stata una delusione, così come i Giochi. Fa male, in quel momento sei affranto, ma il duro lavoro aiuta. Eravamo ansiosi di giocare contro le Isole Faroe. Ora non si ha scelta scelta: piccolo o grande avversario che sia, bisogna giocare con la stessa intensità. Le Olimpiadi? Quelli che hanno esitato ad andare si erano appena trasferiti. Avevo già giocato una stagione al Milan e quando ne ho parlato con il club erano felici per me perché avrei rappresentati il mio paese e la società. Mi hanno detto ‘Vuoi farlo? Ok, vai!’“.

Sugli elogi del ct dell’U21 francese: “Questo è quello che sto cercando di fare: essere affidabile, ciò ti rende un grande giocatore. Cerco ogni giorno di avere un livello più alto di aspettative. Al Milan, il mister mi spinge ad essere attento a tutto e si vedono i risultati. Nella mia gioventù, non sono mai stato il giocatore che ci si aspettava. Non sono mai stato il giocatore atteso, colui per il quale fai lo sforzo. Ero spesso nella situazione in cui il treno sarebbe partito senza di me. Ho dovuto tornare al lavoro molto rapidamente“.

Sul rischio di andare al Milan ed essere dimenticato: “Sapevo che ci sarebbe voluto del tempo, ma sapevo che avrei lavorato per giocare. Non avevo paura di fallire al Milan. Poteva succedere anche al Lione e sarei stato dimenticato“.

Sugli ex compagni al Lione: “Siamo cresciuti insieme, ci mandiamo sempre dei messaggi, è come stare con i tuoi amici d’infanzia. Ed è facile giocare con Lukeba, Caqueret, Gouiri, Cherki. È sempre un orgoglio vedere i miei ex compagni avere successo“.

Sull’addio dal Lione: “Il sogno era brillare tutti assieme al Lione, ma non è successo. Se possiamo farlo in nazionale, però, è ancora meglio. A Milano, in termini di sogni, ho alzato l’asticella. Era complicato all’inizio perché ero solo, ma Milano è una città piacevole e giocare nel Milan mi ha aiutato molto“.

Sull’esperienza a Milano: “Devi calcolare i tuoi percorsi, evitare il centro della città durante l’ora di punta perché fa molto caldo. Molte persone che mi sono vicine mi hanno raccontato la storia del grande Milan degli anni ’90“.

Sul Milan: “Essere un difensore del Milan significa allenarmi ogni contro Ibrahimovic. È faticoso e gratificante ogni volta, sia Zlatan che Giroud vogliono sempre vincere. Quando vengono a parlarti devi mostrare l’ego e rispondere. In allenamento, se metti la spalla diventa una piccola lotta. Devi sempre avere fame di vincere. I nostri allenamenti sono da vedere: facciamo gare, duelli e grande intensità durante la partita“.

Milan: Pierre Kalulu (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Pierre Kalulu (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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