Come riportato da Tuttosport, il Mondo si è ribaltato da quando Milan e Inter si sono affrontate nella gara di andata. Gli uomini di Stefano Pioli arrivavano allo scontro diretto da capolista a +2 sui cugini. Cosa insolita visto che gli uomini di Conte erano la grande favorita visto il 2° posto nell’anno precedente e la finale di Europa League. Nerazzurri che con Hakimi avevano rinforzato una squadra già molto forte, inserendo in rosa uno dei migliori prospetti del panorama calcistico europeo e mondiale. Diavolo che vincendo quel derby si porterà addirittura a +5 e a lottare per lo scudetto. Pochi mesi fa Inter che sembrava in mano a una solida proprietà e con il Milan in mano a un fondo che prima o poi sarà costretto a passare la mano.
Tutto cambiato nel giro di 5 mesi con i nerazzurri che arrivano al derby sostanzialmente come una società in vendita. Il fondo Elliott ha mantenuto la squadra rossonera, inserendo altri elementi validi in rosa come Meite, Mandzukic e soprattutto Tomori. Il biscione dal canto suo è rimasta a vedere nella sessione invernale di mercato, ma questa volta si trova in testa alla classifica. Sorpasso che si è materializzato nello scorso turno quando il Milan è uscito sconfitto contro lo Spezia e gli uomini di Conte hanno battuto a San Siro la Lazio. Struttura societaria completamente opposta tra le due società. Rossoneri che schierano una solida dirigenza con Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Stefano Pioli sempre presenti. Inter che invece hanno in Beppe Marotta e in Antonio Conte gli unici a dover sobbarcarsi oneri e onori della squadra nerazzurra.
Totalmente opposto anche il fatturato di entrambe le squadre. Milan inchiodato da più anni a un fatturato di 200 milioni rispetto ai 372 dell’Inter, che nel 2019 ha sfondato i 400. Salto importante per la squadra di Zhang anche se il derby si gioca sul campo. Il campionato verrà deciso a maggio e la partita durerà 90 minuti. Tutte le altre questioni si giocano su altri tavoli.