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Giroud alla Gazzetta: “Mandare l’Inter a -10 non sarebbe male. 7 punti in più vorranno pur dire qualcosa”

Mancano due giorni al derby di Milano numero 229. Sarà il 1° per Olivier Giroud, il quale era stato vicino in passato a vestire la maglia dei cugini nerazzurri. La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato per raccogliere le sue impressioni pre-match: ecco tutte le sue dichiarazioni.

Sulla sua personalità: “Mi considero una persona generosa e socievole, e anche come giocatore sono generoso. La mia abilità è finalizzare, non mi servono molte occasioni per fare gol. Però amo giocare con la squadra, sono un team player“.

Sulle possibilità di qualificazione in Champions: “Lo dice anche l’aritmetica. Abbiamo le qualità per fare bene, questa è una squadra ben progettata che farà strada e io punto a vincere tanto con il Milan. In città e allo stadio c’è un’atmosfera bellissima, quello che si è visto contro il Porto è il trailer del film che vivremo nel derby a San Siro“.

Sul film dedicato alla vita di Ibrahimovic: “Lo so e andrò a vederlo. Ibra ha una personalità interessante, sono curioso di conoscere meglio la storia della sua vita“.

Su Ibrahimovic: “Normale, come con tutti gli altri compagni di squadra. Ibra è una persona piacevole e molto disponibile nelle spogliatoio, parla con i compagni, è molto presente ed è un gran professionista. Abbiamo un buon dialogo. Forse all’esterno appare diverso, un po’ più, come dire, concentrato su se stesso, ma non è affatto così con chi lavora con lui ogni giorno“.

Su un’eventuale film dedicato alla sua vita: “Mi è stato proposto quando è uscito il mio libro. Ma non è ancora il momento giusto. Forse più avanti, chissà“.

Sul credere allo scudetto: “E perché non dovrei? In campionato stiamo andando veramente bene, giochiamo un buon calcio e abbiamo molte diverse possibilità. Siamo una squadra giovane che crescerà in fretta: conoscevo le qualità di Leao, ma il suo talento visto da vicino è veramente incredibile. Non conoscevo invece Tonali, che mi ha impressionato per volume di gioco e qualità. E poi ci sono ragazzi come Gabbia e Daniel Maldini che diventeranno grandi in fretta“.

Su Pioli e cosa lo abbia colpito di lui: “L’energia. Trasmette forza positiva, ma non soltanto questo: è vicino ai giocatori e se ha qualcosa da dire, lo dice. E tatticamente è molto bravo perché sa anche adattarsi agli avversari. Dovrebbe migliorare in inglese e francese (ride ndr). Scherzo, fra l’altro il suo francese è buono“.

Sulla staffetta con Ibra: “Possiamo essere complementari, almeno in alcune partite. Per ora Pioli sta facendo altre scelte, ma spero di poter giocare di più insieme a Zlatan in futuro“.

Sul derby: “Partita importante perché mandare l’Inter a dieci punti non sarebbe male, anche se c’è ancora tanto da giocare. Diciamo che sarà una gara fondamentale ma non decisiva e il Milan ha le armi per vincerla. Certo, l’avversario è molto forte, però se giochiamo come sappiamo possiamo vincere. Siamo il Milan e abbiamo sette punti in più, qualcosa vorrà pur dire. Dobbiamo avere molta fiducia in noi stessi. Rispettare l’avversario non significa averne soggezione“.

Sull’avversario che teme di più: “Lautaro è pericoloso ma l’Inter ha tanti giocatori di alto livello e il collettivo è molto buono. Però abbiamo il destino nelle nostre mani. Se facciamo quello che sappiamo fare, possiamo vincere“.

Sul destino che l’ha portato al Milan e non all’Inter: “Nella carriera di un calciatore e nella vita ci sono i momenti giusti per fare le cose giuste. Il Milan è stata la scelta migliore per me. Io e la mia famiglia stiamo benissimo a Milano: la gente è gentile, ha tanta passione per il calcio, si vive bene. Il tempo libero non è molto e con quattro figli sono un papà molto impegnato. Accompagno uno dei miei figli a calcio, la figlia a equitazione… Ci stiamo godendo la città e spesso vengono a trovarci parenti e amici, visto che Grenoble è vicina. Abbiamo visitato il Duomo che è bellissimo, siamo stati al lago di Como e abbiamo fatto un bel giro in barca“.

Sulla cucina italiana: “Ah, io sono francese e devo dire che la francese è la migliore, però… Adoro la cucina italiana. La pasta al dente, al pomodoro: come la fa Michele, il nostro chef, è fantastica. E poi il risotto giallo, la pizza… mio fratello è nutrizionista e dice che la pizza è meglio di tanti altri piatti. E il prosciutto e melone, e il tiramisù… Mia nonna Tonia lo faceva benissimo. Il più buono del mondo credo“.

Sulla nonne: “Tonia era di un piccolo paese vicino a Trieste, Yvonne di Bergamo. Hanno sposato due francesi, ma le radici italiane sono rimaste e io a scuola ho studiato un po’ di italiano. Era vent’anni fa però. Adesso devo fare uno scatto in avanti e migliorarmi“.

Sullo studio dell’italiano: “Una volta a scuola facevo tre ore alla settimana: come ho detto, sono tempi lontani. Cerco di parlare il più possibile in italiano, eppure c’è ancora da fare“.

Sullo stato di soddisfazione per quanto fatto in campo: “Sì, sono soddisfatto perché ho avuto tanti problemi fisici e poi anche il Covid. So di poter dare molto di più e anche il Milan può fare di più. Io cresco con la squadra“.

Sulla Nazionale: “È un bonus, non un obiettivo. Sono già stato campione del mondo e anche se abbiamo perso la finale dell’Europeo in casa mi sono tolto tante soddisfazioni, sia con la nazionale che nel calcio inglese. Non ho mai detto e non dirò mai che mi ritiro, se Deschamps ha bisogno io ci sono, ma ora sono concentrato totalmente sul Milan“.

Sui suoi ultimi anni di carriera: “Zlatan è un buon esempio, la sua longevità è sorprendente, anche se mi stupisce fino a un certo punto vista la sua professionalità. È la testa che comanda: se il fisico non dà problemi e le motivazioni ci sono, si va avanti a lungo. Io penso di poter giocare a certi livelli ancora per qualche anno“.

Sul primatista di gol nei derby Shevchenko (14 reti): “Accidenti, ma quanti anni ha giocato nel Milan? Sette? Datemi sette anni e ne riparliamo… Scherzi a parte, la cosa più importante soprattutto in un derby è giocare come sappiamo e io resto fiducioso“.

Milan: Alexis Saelemaekers e Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Alexis Saelemaekers e Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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