Come sottolineato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, ieri mattina, il Procuratore della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giuseppe Chinè, ha aperto un procedimento per la lite avvenuta tra Ibrahimovic e Lukaku nel corso della gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia. A tal proposito, è stato convocato l’arbitro Valeri, che sarà chiamato a fare chiarezza in merito alla sua decisione.
Se il direttore di gara dovesse dire di avere ammonito i due giocatori per gli insulti, il caso potrebbe essere archiviato. Nel caso in cui il fischietto di Roma dovesse invece far sapere di avere sanzionato con il giallo i due giocatori solo per il duro faccia a faccia, la Procura inizierebbe indagini più approfondite e richiederebbe l’analisi dei video e delle voci di campo. Il tutto per capire cosa si sono detti i protagonisti della vicenda.
In merito, non è da escludere che possano essere convocati per testimoniare anche Ibra e Lukaku. Nella fattispecie, secondo il quotidiano romano, nel caso in cui la Procura dovesse ritenere che il centravanti svedese abbia utilizzato un’espressione discriminatoria contro una pratica religiosa, il numero 11 dei rossoneri potrebbe rischiare 10 giornate di squalifica in Coppa Italia o una sanzione a tempo. Ovviamente, verranno esaminate anche le frasi dell’attaccante dell’Inter, che a sua volta potrebbe essere punito.