Il giorno della finale di Champions tanto attesa dai nerazzurri è arrivato. Se in casa Inter il clima è quindi quello ansiogeno e teso di una finale, non si può dire lo stesso in casa Milan dove si respira un’aria decisamente diversa. Dopo il licenziamento di Paolo Maldini e Frederic Massara, i rossoneri cambiano volto aspettando le prime mosse della nuova dirigenza. Tra dubbi e soprattutto tantissime polemiche, l’Inter si appresta a giocare una finale di Champions a Istanbul, proprio nella città che a tutti i tifosi del Milan non può rievocare che uno spiacevole ricordo.
Seppure spiacevole, però il Diavolo nel 2005 era arrivato a giocarsi l’ennesima finale europea della sua storia, cosa che oggi sembra essere un miraggio. Questa stagione ha fatto vivere un sogno europeo a tutti i tifosi rossoneri, purtroppo terminato con la brutta eliminazione della Coppa per mano dell’Inter in semifinale. Ciò che ora resta da chiedersi allora è: la strategia della sostenibilità porta a risultati o è semplicemente uno specchietto per le allodole?
Nel calcio moderno sembra proprio verificarsi questa seconda ipotesi e l’esempio dei cugini nerazzurri è lampante. L’Inter è infatti riuscita a costruire una squadra forte nonostante i numerosi debiti accumulati e nonostante ciò si trova ora a disputare una finale europea dopo aver vinto Coppa Italia e Supercoppa, a dimostrazione di come l’idea del risparmio e dell’avere il bilancio in positivo resti soltanto una favola bella e buona da raccontare ai tifosi ma che non porta a nessun risultato.
Si può quindi oggi sostenere come il calcio sembri “premiare” squadre indebitate rispetto a squadre invece che cercano di mantenere un bilancio positivo e i conti “in ordine”. La strategia del nuovo assetto societario del Milan sembra però voler andare in questa seconda direzione, mirando a vincere lo “Scudetto del bilancio“, rispetto invece ai trofei su un campo da calcio. Solo il futuro saprà rivelarci alla lunga se si tratterà di una strategia vincente, ma nel presente è certo che a festeggiare sono gli altri.