E’ tornato Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese lunedì sera a Cagliari, dopo 57 giorni, è tornato a giocare dal 1′ ed i risultati si sono visti. Gli sono bastati soltanto 7 minuti per timbrare il cartellino, su rigore, riacquistando fiducia sui tiri dal dischetto. In apertura di ripresa poi il gol del definitivo 0-2 sul filo del fuorigioco a suggellare un ritorno da campione. Mai domo. Come lui stesso ha dichiarato, pensa ancora all’errore davanti a Cragno che poteva valere la tripletta e lo 0-3. Però, forse, anche Ibra è umano e può sbagliare.
L’UOMO IN PIU’
La risposta data sul campo è però quello che interessa più di tutto e, non solo in termini di gol, il suo apporto a Cagliari è stato fondamentale. In un Milan decimato dalle assenze – e lo sarà ancora per un po’ – Zlatan si doveva caricare la squadra sulle spalle e lo ha fatto come solo lui sa fare. Il marchio di fabbrica del campione, la giocata di colui che deve essere l’uomo in più che ti risolve le partite quando ce n’è più bisogno.
Ibra a Cagliari ha fatto proprio questo – ironia sui rigori a parte – ha risolto una partita più difficile di quanto ci si potesse credere. Ha fatto quello che è mancato contro il Parma ma soprattutto a Genova. Se con i Ducali la reazione al doppio svantaggio ma soprattutto il dominio del gioco c’è stato dall’inizio alla fine. Lo stesso non si può dire della partita contro il Genoa di un mese fa. Il Milan visto a Marassi non è stato uno dei più brillanti della stagione e, anche se con le unghie e con i denti si è andato a riprendere una partita quasi persa per ben due volte, poteva fare di più. Poteva avere di più. Poteva avere un Ibrahimovic in più che facesse quello che è mancato davanti, i gol. Le reti di Calabria e Kalulu confermano quanto il Milan avesse bisogno di un attaccante che gonfiasse la rete. Proprio come fatto da Zlatan quando disponibile.
Come qualcuno ha sostenuto, la domanda è: il Milan gioca meglio senza Ibra? La risposta l’ha data direttamente Zlatan in una partita che – forse – senza di lui il Milan non avrebbe vinto. Quindi: il Milan gioca meglio senza Ibra? Probabilmente sì, ma Ibra gioca meglio con – e per – il Milan.