L’anno dopo uno scudetto così sofferto e così goduto nascondeva insidie che probabilmente la maggior parte della tifoseria non conosceva. D’altra parte negli ultimi 40 anni di storia, al Milan scudetto in back-to-back li ha portati solo Capello. E per completezza di statistica, prima di Don Fabio è successo solo al Diavolo di inizio novecento.
Qualcuno potrebbe dire che non fa parte del DNA Milan, ma se non ci sono riusciti Sacchi prima e Ancelotti poi, con roster molto più competitivi dell’attuale, forse verrebbe da pensare che alcune delle critiche mosse a Pioli siano eccessivamente polarizzate.
Resta la delusione per questa annata certamente, perché con ogni probabilità non ci vedrà nemmeno competere fino in fondo e l’uscita in Coppa Italia, assieme ad una finale di Supercoppa, rimangono asterischi fortemente negativi che è giusto condizionino i giudizi.
Per altri aspetti però, dovremmo far lo sforzo di contestualizzare la stagione. Oltre al Mondiale invernale che la renderà un unicum, si spera, è chiaro che tutte le big in Italia, e se vogliamo anche all’estero, hanno avuto periodi di black out importanti. L’eccezione è il Napoli e gliene va dato atto a maggior ragione. Ma la Serie A è costellata da andamenti rollercoaster.
Non è maniavantismo, non è un discorso da tuttapposters, semplicemente una presa visione più ampia, riteniamo. Sopratutto sui social c’è chi pensa che Pioli stia prendendo a picconate il Milan cercando di togliere volutamente gli elementi di qualità. Dopo Londra invece Maldini ha dato qualche merito alla gestione del mister, al netto di un gennaio tremendo dove ovviamente lo staff tecnico ha grosse responsabilità.
Pertanto anche di quest’anno non va dimenticato nulla. Perché lo scorso anno è arrivato un tricolore pur con momenti imperfetti e il futuro non riserverà un Diavolo certamente dominante come il Real Madrid di Di Stefano. L’obiettivo è restare nel pacchetto di chi ha ambizione e possibilmente cogliere le occasioni per alzare trofei. Ricette per stravincere sempre non le ha nessuno, nemmeno gli sceicchi.