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Milan, una fascia destra, tanti punti di domanda

Dopo la convincente prestazione in Champions League con il Tottenham di Antonio Conte che ha permesso al Milan di portarsi a casa un 1-0, per certi versi anche stretto, i rossoneri sembrano aver trovato un modulo tattico conforme alle caratteristiche dei calciatori; questa nuova diposizione sembra essere la chiave di svolta per superare il terribile periodo di Gennaio in cui i rossoneri hanno incassato fiumi di gol perdendo punti sul Napoli, ma soprattutto sulle altre pretendenti per la zona Champions.

In questa nuova disposizione che vede 3 centrali di difesa, 2 interni puri di centrocampo affiancati a destra e sinistra da due calciatori di spinta come Theo e Saelemaekers e infine due calciatori a supportare l’unica punta, il Milan ha evidenziato maggiore compattezza difensiva riuscendo anche a ripartire in velocità sfruttando i suoi migliori velocisti come Leao e Theo.

Se sulla fascia sinistra le certezze del Milan sono più evidenti, lo stesso non si può dire dalla parte opposta. Un tema però che infatti fa discutere in questo nuovo assetto tattico è ancora una volta la fascia destra; più volte si sono fatti nomi di possibili nuovi interpreti ma alla fine non si è mai arrivato a qualcosa di concreto. Al momento, l’impiego più cospicuo di Saelemaekers sembra essere conforme all’equilibrio della squadra, essendo Alexis un calciatore di gamba in grado di giocare a tutta fascia dando copertura difensiva e quindi permettendo sull’altra fascia a Theo di “sbilanciarsi” di più e avere maggiori compiti offensivi.

La tematica che però ora viene discussa è il possibile ruolo e impiego di Calabria, out nelle ultime due gare giocate (contro il Torino è subentrato all’88esimo minuto, con il Tottenham assente per infortunio), che sembrerebbe in questo momento, oltre alla sua condizione fisica non ottimale, tagliato fuori. Con il rientro di Alessandro Florenzi, a maggior ragione, la fascia destra presenta moltissimi punti di domanda, in quanto l’ex Roma ha mostrato lo scorso anno di poter anche fare l’esterno d’attacco e saper giocare a tutta fascia.

Mister Pioli dovrà quindi essere bravo a gestire la situazione, considerando anche la presenza di Messias, calciatore che però ha meno doti difensive e predilige maggiormente avere mansioni d’attacco. In base al tipo di gara e all’avversario il mister parmigiano dovrà saper interpretare questo nuovo modulo nella maniera più adatta, cercando di sfruttare il momento di forma migliore dei calciatori.

Milan: Giacomo Murelli e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Giacomo Murelli e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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