Una stagione diametralmente opposta. Un Milan da dottor Jekyll e Mr. Hide. Perfetto (fin ora) in Champions League, arrancante in Serie A. Così tanto da passare dal primo posto della scorsa stagione alla piena lotta per il quarto con il concreto rischio di non arrivarci. Così tanto da passare dall’eliminazione ai gironi della scorsa stagione alla semifinale di quest’anno.
In Italia dopo tanti alti e bassi il Milan si ritrova a rischiare grosso e a rischiare di concludere la propria stagione – dopo l’estasi scudetto – nella maniera più deludente possibile. Ma non pensiamo a questo. Ancora c’è tempo ed il destino è tornato di nuovo nelle mani di Pioli e dei suoi ragazzi. “Nelle nostre mani il nostro destino” scriveva Rade Krunic qualche settimana fa sui social quello che adesso è diventato un vero e proprio mantra per il Milan.
In Europa lo è sempre stato. Le doppie sfide e le poche partite a disposizione nella competizione breve non permettono distrazioni e devono far stare sempre tutti sul pezzo. Passare dal paradiso all’inferno (a volte anche viceversa) però è un attimo e l’attimo devi riuscire a coglierlo. Dipende tutto da te stesso e spesso può succedere e succede di tutto.
MILAN, GUARDARE IL PRESENTE PENSANDO AL FUTURO
Sì, può succedere che ti ritrovi ad un passo da un sogno così grande e nemmeno mai passato per la mente quest’anno. E può contemporaneamente succedere che ti ritrovi ad un passo da un incubo che nessuno si sarebbe aspettato e che nessuno vorrebbe mai vivere.
Guardare il presente pensando al futuro. Normalizzare una stagione è nei piani ma soprattutto nelle corde del Milan. Il futuro in campionato passerà da Roma, dalla Lazio, da Torino (a fine maggio ci sarà la sfida con la Juventus) ma anche da quelle squadre che sulla carta puoi mangiarti ma che alla fine, sul campo, ti creano grossi problemi. Il futuro in Champions passerà da San Siro. Solo da San Siro. Il derby al cardiopalma sarà tutto da vivere e sognare.
La stagione del Milan è appesa ad un filo. Due estremi: la delusione o la gloria, quale la spunterà? Perché sì, il Milan vuole la Champions ma vuole – e deve – giocarla anche l’anno prossimo. I bonus sono finiti: adesso non si può davvero più sbagliare.