Il Milan conferma le difficoltà dell’ultimo periodo e pareggia in casa contro l’Udinese, ma anche ieri sera gli episodi arbitrali hanno condizionato il risultato finale, visto l’errore clamoroso del VAR sul gol di mano di Udogie. Certo, la prestazione dei rossoneri ha lasciato parecchio a desiderare anche contro i friulani, dopo quelle non eccezionali contro Sampdoria e Salernitana. Tre avversari sulla carta abbordabili contro cui i rossoneri hanno portato a casa solamente cinque punti sui nove a disposizione e, cosa maggiormente preoccupante, hanno messo in mostra scarsa brillantezza fisica e mentale.
COME UN ANNO FA – Il girone di ritorno dei rossoneri, dopo otto giornate, ricorda molto quello della scorsa stagione, in cui più o meno nello stesso periodo la squadra di Pioli ha vissuto un periodo di grande appannamento psicofisico. L’anno scorso l’Inter di Conte ne ha approfittato per andare in fuga verso il diciannovesimo scudetto, mentre quest’anno i nerazzurri complici i tanti impegni stanno avendo delle difficoltà e, proprio come il Napoli, accusano stanchezza e mancanza di lucidità. I risultati delle altre contendenti al titolo aumentano sempre di più i rimpianti dei rossoneri, roba da mangiarsi le mani.
SVARIONI ARBITRALI – Detto questo, il gol di Udogie, che regala il secondo pareggio per 1 a 1 all’Udinese contro il Milan in questa stagione, era irregolare e da annullare, ma né l’arbitro Marchetti né il VAR hanno rilevato il fallo di mano del giocatore bianconero. Questo episodio arriva dopo il gol di Kessié contro il Napoli annullato per fuorigioco attivo di Giroud, sdraiato a terra sotto un difensore napoletano e il gol annullato dall’arbitro Serra a Junior Messias contro lo Spezia, per concedere un calcio di punizione a favore dei rossoneri. Ecco, con quelli di stasera, i punti che il Milan vede sfumare a causa di errori clamorosi e gravissimi degli arbitri diventano sei. In un campionato così equilibrato e in bilico sei punti non sono pochi e anzi pesano tantissimo sulla classifica dei rossoneri. Ora bisogna ritrovare brillantezza e convinzione per affrontare il rush finale, che comprende anche la doppia semifinale di coppa Italia con l’Inter, un’occasione per vincere un trofeo che manca dal 2016.