Serse Cosmi ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L’ex tecnico del Crotone ha parlato di Mattia Caldara, suo giocatore ai tempi del Trapani, in ottica Milan. Uno spazio anche per Junior Messias.
“Il miglior Mattia è sicuramente da Milan. Purtroppo è stato condizionato da lunghi stop, e quando giochi a certi livelli fai fatica a tornare quello di prima. Grazie a Zanetti, però, ha trovato un’oasi felice. Gioca sempre, è in condizione, sta bene mentalmente. Sono felice per lui“.
Sulla sua esperienza a Trapani: “A quell’età, con quella struttura fisica e con quel talento, ce n’erano davvero pochi come lui. Ero sicuro che avrebbe giocato ad alti livelli e così è stato, al netto dei suoi stop. A fine stagione pensavo tornasse all’Atalanta, e invece si è fatto un altro anno in Serie B a Cesena. Il primo mese e mezzo non ha mai giocato, io ero ancora a Trapani. A settembre incontro casualmente la madre e iniziamo a parlare del figlio. Mi dice che Mattia vorrebbe avere più spazio, che soffre a stare in panchina, così le dissi che alle brutte l’avrei accolto di nuovo a braccia aperte. Una battuta messa lì così, per scherzo. Tempo un mese e Caldara gioca dal 1’ contro il Napoli. Non esce più dal campo e a gennaio lo acquista la Juve“.
E continua: “A Trapani l’avevo notato subito, a fine stagione cercai di farlo rimanere in Sicilia un’altra stagione, ma avevano già scelto il Cesena. Purtroppo la sfortuna l’ha perseguitato, ma quei due campionati con l’Atalanta se li ricordano tutti“.
Su Messias: “A Crotone ho avuto subito la sensazione che fosse uno di alto livello. I rossoneri hanno rischiato e sono stati bravi. Non conta se 5 anni fa faceva il fattorino o se a maggio compirà 31 anni, ma il suo valore. Basta guardarlo giocare dieci minuti per capire che è uno da Milan“.