HomePrimo PianoIl Milan stenta nel chiudere le partite: sarà la compattezza l'arma scudetto?

Il Milan stenta nel chiudere le partite: sarà la compattezza l’arma scudetto?

L’adrenalina sale, mancano 9 giornate al termine del campionato più equilibrato degli ultimi anni. Potenzialmente 4 squadre, includendo la Juventus, a contendersi il titolo. Il Milan, dal canto suo, vuole assolutamente sigillare un percorso iniziato nel giugno del 2020, caratterizzato da grandi imprese, e prestazioni che hanno fatto riaffiorare, nei tifosi, ricordi bellissimi, di altra epoca. I numerosi tabù sfatati, nel corso dei mesi, hanno permesso alla squadra di Pioli di accumulare sempre più sicurezza e personalità. Ma non solo: la squadra ha dimostrato di poter competere per tutti gli obiettivi, partendo dal gioco. Un percorso difficile, è vero, soprattutto a causa dei numerosi infortuni, che hanno aumentato le difficoltà, ma dal quale il Milan ha rafforzato il gruppo. Le vittorie sono di squadra, e anche se è il singolo a decidere il match, sugli scudi ci sono tutti, pronti a difendere il risultato.

Milan: L'esultanza della squadra dopo il gol all'Empoli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: L’esultanza della squadra dopo il gol all’Empoli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Ma nelle ultime settimane, c’è stata una evoluzione. I rossoneri segnano meno, e difendono di più. Analizzando gli ultimi risultati, si evince che il diavolo è da Venezia-Milan (9 gennaio) che in campionato non raddoppia. Nell’anno nuovo appunto – a partire da quel match – il Milan se ha vinto, ha vinto solo con una rete di scarto. Mentre l’unica partita in cui ha segnato 2 reti è stata con la Salernitana, pareggiando, però, lo svantaggio. In sostanza, il Milan non riesce a chiudere le partite. Riesce in maniera abbastanza agevole a sbloccarla, spesso nella prima mezz’ora, salvo poi abbassare il ritmo, o comunque non riuscire a portare il match completato in discesa. Il rischio, però, è quello di incombere in battute d’arresto, come accaduto nella trasferta di Salerno, e nelle due gare casalinghe contro Spezia ed Udinese. Alla base, naturalmente, c’è il grande equilibrio di questo campionato. Con la maggior parte delle squadre che giocano bene, e che non mollano di un centimetro.

Dall’altro lato, però, possiamo tranquillamente parlare di un Milan estremamente cinico. Vincere per una rete di scarso, è anche sinonimo di squadra solida. I tre punti, seppur conquistati in maniera “sporca”, restano tali e fondamentali per la corsa. La compattezza sta diventando un’arma in più, ma servirebbe equilibrio. L’aver – praticamente – chiuso il discorso qualificazione in Champions League, potrebbe portare al gruppo una leggerezza mentale, tale da fargli affrontare le restanti gare con sfrontatezza. Pioli, in ogni caso, sta chiedendo tanto ai suoi ragazzi. Li vuole bilanciati, sia in fase difensiva, che offensiva, e la corsa resta la qualità più importante che il mister cerca. Già contro il Cagliari, scopriremo se i rossoneri avranno acquisito le certezze necessarie, alla rincorsa verso lo scudetto numero 19.

Inter-Milan: L'esultanza di Giroud, Romagnoli, Calabria e Florenzi dopo la vittoria (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Inter-Milan: L’esultanza di Giroud, Romagnoli, Calabria e Florenzi dopo la vittoria (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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