HomePrimo PianoPerdere Calhanoglu è davvero un dramma? La società ha già lavorato preventivamente

Perdere Calhanoglu è davvero un dramma? La società ha già lavorato preventivamente

Hakan Calhanoglu, negli ultimi giorni, sta diventando sempre di più un caso. Il numero 10 rossonero sembra aver richiesto un aumento più che sostanzioso dell’ingaggio (oggi 2,5 milioni). Secondo quanto riportato ieri da Sky Sport, Gordon Stipic, agente del giocatore, avrebbe chiesto 7 milioni di euro l’anno per rinnovare. Per il Milan si tratta chiaramente di una pretesa impensabile da soddisfare, ma forse già se lo aspettava la società.

Al di là delle colpe attribuibili ad una o ad un’altra parte, di cui abbiamo parlato dell’editoriale uscito nella giornata di ieri che lasciamo qui, va analizzato anche come la società sia corsa ai ripari preventivamente. Con la società, lo stesso Stefano Pioli potrebbe aver intuito il pericolo, ecco perché.

Abbondanza sulla trequarti, è un caso?

Brahim Diaz, Krunic, Rafael Leao: tutti giocatori che in un modo o nell’altro possono giocare sotto punta, da trequartisti o seconde punte. Che sia un caso che il Milan abbia deciso di puntare sullo spagnolo? Che sia un caso che il Milan abbia deciso di trattenere il bosniaco? Siamo pur sempre nel campo delle supposizioni e come tali resteranno, ma sembra tutto organizzato per evitare l’effetto sorpresa finale.

Lo spagnolo è stato portato a Milano in prestito secco, ma probabilmente verrà discusso anche l’acquisto a titolo definitivo. La trattativa non si prospetta facile, Zidane crede nel giocatore e farà di tutto per trattenerlo. Brahim occupa stabilmente in Europa League la posizione sinistra della trequarti, oppure quella centrale, intercambiandosi con Krunic. Rispetto a Calhanoglu, il giocatore con il numero 21 ha più doti di dribbling e capacità di inserirsi negli spazi dietro i centrocampisti avversari, cercando poi di sgusciare con la sua rapidità. Il turco, invece, predilige venire a prendere la palla dal basso e poi farsi trovare sempre tra le linee, ma, a differenza dello spagnolo, cerca spesso la soluzione da lontano. Due trequartisti diversi, con il secondo che per caratteristiche pure può ricordare un po’ Szoboszlai, altro nome fatto per il centrocampo rossonero.

Rade Krunic era sul punto di lasciare il Milan in estate, tuttavia la società ed il giocatore stesso hanno deciso di continuare insieme di comune accordo, un altro segnale? Inizialmente si pensava che il bosniaco potesse essere il quarto mediano, ma Pioli sin qui l’ha utilizzato quasi esclusivamente come trequartista. Strategia di mercato o meno, l’ex Empoli ha regalato qualche prestazione degna di nota contro ad esempio il Celtic, in altri casi non ha brillato (contro il Lille, come tutta la squadra). Resta da capire se questa sua permanenza ed il suo spostamento in avanti siano frutto di un pensiero preventivo di società ed allenatore.

Milan: Brahim Diaz – Milanpress, robe dell’altro diavolo

La posizione di Leao e la possibilità di perdere Calhanoglu

Il terzo nome fatto è quello di Rafael Leao, sebbene la sua posizione sia leggermente diversa da quella dei due giocatori nominati in precedenza. Il portoghese nelle prime partite di Zlatan Ibrahimovic in rossonero ha ricoperto il ruolo, lavorando discretamente bene (contro il Cagliari ad esempio). Il 4-2-3-1 di Pioli era simile ad un 4-4-2, ma le due ali stavano molto alte e la seconda punta, Leao in questo caso, giocava più arretrata rispetto ad Ibrahimovic. In tal senso, Pioli ha un’altra soluzione quindi in caso di addio.

La società ha lavorato quindi in maniera preventiva appunto, cercando di coprirsi in caso la situazione, come sembra, potesse diventare ostica. I sostituti ipotetici di Calhanoglu il Milan potrebbe già averli in casa, ma comunque continua a seguire Szoboszlai che sarebbe il ricambio ideale. Nel caso si volessero attribuire delle colpe al club, serve inserire anche questo discorso nella disamina complessiva. Ritardo sì, ma calcolato e coperto da altre decisioni.

Maldini Massara Gazidis - MilanPress, robe dell’altro Diavolo
Milan: Maldini, Gazidis e Massara – Milanpress, robe dell’altro diavolo

 

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