Ismael Bennacer racconta le tappe del suo infortunio in una maniera unica. Lo fa attraverso un percorso ad episodi, con dei video pubblicati sul suo canale YouTube inaugurato proprio per l’occasione. Un modo nuovo per coinvolgere i tifosi e chi si interessa al calcio nelle vicende personali, anche più negative, di un calciatore. Ecco la trascrizione delle sue parole dei primi due episodi, ma anche le immagini.
IL PRIMO EPISODIO – OPERAZIONE
“Il 10 maggio 2023 il mio infortunio al ginocchio ha segnato una svolta inaspettata nella mia carriera. Vedo questa prova come un’opportunità per crescere e diventare migliore. Con coraggio e determinazione, intendo tornare più forte che mai. Volevo condividere con voi uno sguardo dietro le quinte della mia convalescenza passo dopo passo“.
Bennacer prima dell’operazione: “Da domani, dopo l’operazione, inizia il primo giorno. Non ho sentito nulla. È stata un’azione, credo che ci fossero 2-3 giocatori intorno a me. Sono a terra, mi rialzo e c’è un angolo. E dovevo batterlo io. Mi sono alzato con la gamba sinistra e posiziono la gamba destra: improvvisamente non riesco a metterlo giù. C’era qualcosa nel mio ginocchio, lo sentivo. E ho pensato che fosse un colpo. Mi alzo di nuovo, ci provo e mi chiedo cosa fosse. E poi sono uscito, non volevo uscire. Ho pensato davvero: ma non è possibile. Una delle partite, se non la partita più importante della mia carriera. Ho un pezzo di cartilagine che si è rotto, attaccata al menisco. E penso che un infortunio del genere possa durare… non so… 8 mesi. Non importa se ci vorranno uno o due mesi in più. Prenderanno un pezzo di osso, un pezzo di osso sano con cartilagine sana e la metteranno nel buco. E in effetti non mi farà nulla, me lo prenderanno, ma da un luogo dove non fa male. Questa è l’opzione più sicura, ma la più lunga. C’erano altre opzioni, può essere più brevi, ma più rischiose. Non appena mettete le cose nella giusta prospettiva, non appena si guarda il quadro generale in queste situazioni, non puoi che trarne beneficio. Se non sei stupido e ti dici: ora ho del tempo a disposizione davanti a me. Soprattutto perché ci sono ancora cose da fare, c’erano anche altri problemi, ma nulla di grave. Ogni volta sentivo un po’ di dolore. Colgo l’occasione per tornare come nuovo e ancora più forte perché non appena c’è uno stop come questo, si perde molto ritmo, muscoli ecc. Ma poi si ricomincia, ci si rialza e ci si sente ancora meglio“.
Nel video si passa poi a quattro ore dopo l’intervento: registrata anche una chiacchierata con il suo procuratore Enzo Raiola. Ecco le immagini del primo episodio.
IL SECONDO EPISODIO – RIABILITAZIONE
Dieci giorni dopo l’operazione, Ismael Bennacer si trasferisce a Grimaud in Costa Azzurra. Un’occasione per staccare, riposare la mente e stare con i propri cari, senza dimenticare l’inizio della riabilitazione.
“Siamo diretti a Grimaud, è una città non troppo lontana da Saint-Tropez. Un cambio di scenario in Costa Azzurra. È strano camminare, anche se non sto camminando davvero. Non dimentichiamo necessariamente l’infortunio, ma si impara a conviverci. Non è qualcosa che durerà per tutta la vita, lo spero. Ma è per questo che sto cercando un po’ di cambiare aria per pensare ad altro, per stare con la mia famiglia e chi mi sta vicino. Perché ci sarà un sacco di lavoro da fare dopo. È un momento durante il quale non posso fare praticamente nulla. Un po’ di lavoro sulla parte superiore del corpo, altrimenti non devo fare quasi nulla. È proprio questa fase che mi aiuterà, che mi spingerà a fare il resto del recupero. Sto cercando di riposare e pensare ad altro“.
Sul lavoro: “Sono venuto nel sud della Francia per cambiare scenario e abbiamo portato l’attrezzatura per lavorare perché posso lavorare sulla parte inferiore del corpo. Posso attivare tutto ciò che coinvolge i glutei perché in realtà è più un forte shock che ha colpito l’osso. Quindi qualsiasi cosa con i muscoli va bene. Colgo l’occasione di lavorare a poco a poco. Provare a perdere il meno possibile. Tutte le piccole cose, i piccoli dettagli, fanno la differenza“.
Sui passatempi: “Sto studiando l’arabo. Non lo faccio da solo, c’è un insegnante che mi aiuta. È una lingua che mi sta a cuore, una lingua materna e paterna. Anche per il mio lavoro è molto importante perché a volte ho a che fare con domande in arabo e anche in altre lingue“.
Bennacer conclude il video: “Questi ultimi giorni mi hanno fatto capire l’importanza dell’aspetto mentale per superare questo infortunio. Il sostegno dei miei cari, del mio club, della mia federazione e di tutti i tifosi mi aiuta enormemente. Devo dare il mio meglio per tornare il più forte possibile“.