Giancarlo Antognoni nel Milan di Silvio Berlusconi? Sì, poteva accadere. Lo ha confermato lo stesso ex numero 10 della Fiorentina ai microfoni di Tuttosport nell’intervista rilasciata per l’edizione odierna nella quale ha parlato dello storico Presidente rossonero, scomparso lunedì. Ecco le sue dichiarazioni.
“Ero alla Fiorentina e, dopo una discussione con Vittorio Cecchi Gori, mi dimisi insieme a Terim. E proprio lui, che diventò il tecnico rossonero, propose il mio nome alla proprietà. Andai quindi a parlare con il dottor Galliani, ma non abbiamo trovato un accordo, anche perché io alla fine ho deciso di rimanere qua a Firenze, come al solito. L’incontro avvenne nella vecchia sede del Milan in via Turati. C’era già una quantità indefinita di trofei e rimasi folgorato. Berlusconi capiva subito le persone e cosa erano in grado di fare. Ha dimostrato tutto con i fatti, non a parole“.
Antognoni conclude: “Addii di Maldini e Massara? Persone che purtroppo sono fuori, senza motivo. Erano i pezzi forti del Milan insieme a Pioli. Non credo ci sarà un altro Milan forte come quello di Berlusconi perché il nuovo presidente ha già fatto una specie di autogol con queste scelte“.