Settimi posti, pessime annate, rose finite nel dimenticatoio e risultati tutt’altro che da incorniciare. Sembra trascorso un secolo da quando il Milan aveva perso totalmente il suo smalto da big europea, terminando diversi campionati – subito dopo l’ultimo scudetto conquistato – senza una vera identità, tra cambi societari, meteore e numerosi allenatori. Eppure, fondamentalmente, da quel Milan sono trascorsi due anni. Due anni, da cui è cambiato il mondo.
Da un anno all’altro
Dall’arrivo di Stefano Pioli, e quasi subito dopo anche quello di Zlatan Ibrahimovic, qualcosa è magicamente cambiato tra le mura di Milanello. La stagione 2020-2021 viene ricordata come quella in cui, in primis, il Milan è riuscito a conquistare l’effimero titolo di campione d’inverno, per poi inseguire e soprattutto ritrovare un posto tra le prime quattro squadre della classifica, sinonimo di Champions League, la casa da cui il Diavolo mancava da sette anni e mezzo.
Questo obiettivo che sembrava utopico, ma raggiunto a petto in fuori da Stefano Pioli, dal suo staff e dell’organico rossonero, si lega inevitabilmente alla stagione successiva – questa in corso – in cui, tra alti e bassi, difficoltà, sfortuna ed un’infermeria spesso stracolma, i rossoneri a due giornate dalla fine, si trovano al comando della classifica, con due lunghezze di vantaggio sull’Inter. Fa quasi effetto soltanto parlarne, proprio perché questa sensazione euforica e frizzante di inizio maggio, non rendeva partecipe il tifoso rossonero da fin troppo tempo.
Il paragone tra le due stagioni
Eppure, focalizzandoci sulle ultime due annate della squadra di Stefano Pioli, qualcosa – in positivo – è effettivamente cambiato.
Per quanto riguarda la stagione 2020-2021, il Milan ha conquistato in totale 79 punti: 43 nel girone d’andata, 36 in quello di ritorno. Nel campionato in corso, invece, i rossoneri hanno ottenuto 80 punti: 42 all’andata e 38 al ritorno, con ancora due gare da dover disputare.
Nella crescita del Milan, dalle prestazioni ai risultati, spiccano l’approccio e la bravura nel raccogliere punti in primis contro le squadre di bassa classifica. Facendo un parallelismo con il momento più difficile tra le due annate, i mesi di febbraio e marzo, nel 2021 i rossoneri hanno raccolto quattro vittorie, tre sconfitte ed un pareggio, per un totale di 13 punti in otto partite. Viceversa, nel corso di questo campionato, Leao e compagni hanno trovato cinque vittorie e due pareggi, per un totale di 17 punti in sette partite.
A questo discorso si lega l’efficacia negli scontri diretti contro le altre big di questo campionato. Lo scorso anno, il Milan ha raccolto 19 punti nei match contro le “altre sei”, mentre quest’anno (manca ancora l’ultimo scontro con l’Atalanta), i punti sono 24.