HomeNewsMessias: "Ho sempre ammirato il Milan, sono fiero di essere qui. Ora...

Messias: “Ho sempre ammirato il Milan, sono fiero di essere qui. Ora l’obiettivo è vincere”

Ai microfoni di Starcasinò, Junior Messias si è raccontato a 360°, dalla vita da calciatore agli hobby extracampo. In primo piano, ovviamente, la lunga gavetta prima di arrivare in rossonero. Ecco le sue parole:

Sul gol di Madrid:

È stato bellissimo. La palla era morbida, avevo solo il portiere davanti, mi sono detto: “Qua faccio gol”. È stato un momento bellissimo. Ho avuto modo di pensarci (ride, ndr) perché la palla è arrivata proprio morbida, ho avuto il tempo per saltare nel modo giusto e fare gol. È stato emozionante”.

Sul significato dell’esultanza:

Per me è una cosa particolare, nel 2015 non volevo più giocare a calcio. Sono andato in chiesa, ho parlato con il pastore e gli ho detto che non volevo più giocare e dedicarmi solo a predicare il vangelo. E invece, secondo me, Dio non voleva che io lasciassi il calcio perché è stata una promessa. La gente a volte fa fatica a crederci ma una mia zia tanti fa ha fatto una preghiera per me, io ero ancora in Brasile e non c’era neanche il pensiero di venire in Italia, e mi ha detto che io avrei giocato in un grande club in Europa”.

Sull’idolo brasiliano:

 “Ronaldo il Fenomeno. Mi piaceva tutto di lui. Dopo che ha smesso non ho più guardato più spesso come prima le partite della Nazionale. Quando giocava lui nel Brasile e c’era la partita io mi fermavo, qualsiasi cosa stessi facendo, e lo guardavo giocare. Se mi piacerebbe incontrarlo? Non ho ancora avuto l’occasione, ma sicuramente mi farebbe piacere un giorno parlare con lui”.

Su cosa hanno insegnato le esperienze provinciali:

Avere tranquillità. Ti dico la verità, avevo più paura di giocare in Eccellenza o in Serie D. Avevo quel brivido, quella pressione, più allora di adesso che faccio una partita in Champions League contro avversari più forti. Perché ora mi sento più sicuro, più maturo. Mi sento più tranquillo”.

Su cosa si può ancora migliorare a livello personale:

“Mi hanno insegnato che devo impegnarmi sempre, devo allenarmi al massimo e capire che quello che ho fatto ieri non è abbastanza per domani. Devi sempre lavorare, devi sempre cercare di fare il tuo massimo”.

Sul talento nel dribbling:

 “L’ho sempre avuto, è una cosa naturale che ho avuto sin da piccolo”.

Su cosa rappresenta il Milan:

“Il Milan è una squadra che ho sempre ammirato. Fin da piccolo me ne sono innamorato vedendolo giocare. Adesso sono qua, sono fiero di essere qui. Arrivare ad un club così è per pochi”.

Sulle ore del trasferimento in rossonero:

 “Ero un po’ teso. Arrivare qua all’ultimo è stata una cosa bellissima, la notizia mi è arrivata alle due di notte. Non avevo ancora dormito e non sono riuscito a dormire. Poi il giorno dopo, piano piano, mi sono trovato nella realtà”.

Su cosa può insegnare il suo percorso:

 “Non lo so, magari un esempio di vita. Ti dico la verità, il calcio è un mondo diverso da quello reale che c’è fuori. Lì ci sono persone che soffrono, che si alzano alle 5 di mattina e rientrano a casa alle 8 di sera. Magari alcuni non hanno vissuto questo. Non è facile la vita fuori dal calcio. Magari da piccolo inizi a giocare e il calcio ti dà la possibilità di avere una vita migliore, una vita diciamo lussuosa che tanti non hanno. Capire quello che sono gli altri, che vivono in quel mondo parallelo a questo. Io vivo la mia vita tranquillo come prima, non mi esalto davanti alle persone. Se qualcuno mi chiede una foto o un autografo lo faccio volentieri, perché l’ho vissuto anche io”.

Su Stroppa:

 “Sì, lo sento. Il mister è diventato un amico, mi ha dato tanto. Quando sono arrivato lì a Crotone lui con il suo modo di fare e allenare mi ha fatto crescere veramente”.

Su Pioli:

“C’è stato un periodo di difficoltà a causa degli infortuni. Magari in allenamento non stava andando bene, ma mister Pioli è venuto da me e mi ha detto: “Guarda che tu sei forte, stai tranquillo”. Mi ha dato una spinta in più”.

Su Ibra:

Ibra è un grande. Quando sono in difficoltà sul campo do la palla a lui, tanto non la perde mai (ride, ndr). Mi fido sempre di lui”.

Sul prossimo obiettivo:

L’obiettivo è vincere con il Milan. Poi c’è la nazionale, mi piacerebbe giocarci e vestire quella maglia lì. Adesso l’obiettivo principale è vincere col Milan”.

Su Kjaer:

 “Simon è molto forte e molto bravo, speriamo che recuperi il prima possibile. Sul piano umano? Ho avuto poco tempo di conoscere i ragazzi perché si gioca ogni 2 giorni, poi io sono stato tanto tempo fuori e da quando sono arrivato sono solo tre settimane che mi alleno con loro. Non ho avuto ancora tempo di conoscerli come persone, ma piano piano…”.

Sullo spogliatoio:

 “Sono bravi ragazzi, sono ragazzi professionisti concentrati sul lavoro”.

Su Milano e il piatto preferito:

 “Milano la conosco poco, ho vissuto sempre a Torino. Milano è una città grande, mi piace che c’è sempre tanto movimento. Piatto preferito? Se devo dirti la verità è brasiliano (ride, ndr). C’è un piatto tipico del mio stato che si chiama “frango com quiabo. È pollo con una verdura brasiliana. Mi piace anche il risotto alla milanese”.

Sul tempo libero: “Cerco sempre di stare con la mia famiglia. Quando ho tempo voglio stare sempre con loro, voglio staccare da tutto”.

Sul parallelismo papà-calciatore:

“Ho due figli. Loro sono tranquilli, sono come me. Non gli piace farsi vedere sotto i riflettori”.

Sulla musica:

“Sono tanti ritmi, da nord a sud ci sono due ritmi diversi. A me piace sentire canzoni evangeliche brasiliane. Poi c’è anche un cantante italiano che mi piace molto ascoltare, si chiama Corrado Salmé”.

Milan-Napoli: Junior Messias e Diego Demme (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Napoli: Junior Messias e Diego Demme (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Altre notizie

Milan, contro la Juventus 7 tiri in porta subiti senza concedere gol: solo due volte…

Questo pomeriggio il Milan ha pareggiato 0-0 in casa della Juventus: i rossoneri non...

Furlani a SportMediaset: “I tifosi vogliono vincere e lo vogliamo anche noi, stiamo lavorando per la prossima stagione. Su Pioli…”

Dopo il pareggio in casa della Juventus, l’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha...

Torino, Bellanova: “Bimbo prodigio del Milan, ma sono interista. Il mio salto nel calcio dei grandi è stato difficile”

Raoul Bellanova, attuale terzino del Torino uscito dalle giovanili del Milan, è stato intervistato...

Ex Milan, Serena: “Con Zirkzee il gioco del Milan si evolverebbe, ma senza Giroud perderebbe qualcosa”

L’ex attaccante del Milan Aldo Serena ha rilasciato una lunga intervista a Sportweek per...

Ultim'ora

Milan, contro la Juventus 7 tiri in porta subiti senza concedere gol: solo due volte…

Questo pomeriggio il Milan ha pareggiato 0-0 in casa della Juventus: i rossoneri non...

Furlani a SportMediaset: “I tifosi vogliono vincere e lo vogliamo anche noi, stiamo lavorando per la prossima stagione. Su Pioli…”

Dopo il pareggio in casa della Juventus, l’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha...

Torino, Bellanova: “Bimbo prodigio del Milan, ma sono interista. Il mio salto nel calcio dei grandi è stato difficile”

Raoul Bellanova, attuale terzino del Torino uscito dalle giovanili del Milan, è stato intervistato...