A luglio inoltrato, con il caldo asfissiante da Nord a Sud che annebbia la mente, il mercato, anzi il calciomercato, resta sempre l’argomento principe tra tv che parlano di calcio, siti sportivi, quotidiani e addetti ai lavori. Non solo. Il mercato calcistico riempie anche i confronti, i dialoghi e i battibecchi tra tifosi. Al bar, sotto gli ombrelloni in spiaggia, sui social e negli uffici di lavoro in attesa delle benedette ferie. Tante chiacchiere, pochi fatti reali, molti sogni. Il calciomercato è sempre stato questo e, anche per una questione romantica e di tradizioni, lasciamo che lo sia ancora. Certo, rispetto a 40-30-20 anni fa, purtroppo, il tifoso italiano medio non può più sognare i top player, i palloni d’oro, i calciatori più forti del Pianeta, che ormai sono preda della Premier League e dei ricchi sceicchi sauditi. Al massimo si può sognare qualcosa di residuale, qualcosa da usato sicuro, qualcuno che possa esplodere nel nostro campionato e far vedere di poter essere un top player, o che possa tornarci con ambizioni e rivendicazioni mai sopite. Ed è da questa premessa che bisogna partire per analizzare anche la sessione estiva di calciomercato 2023 e come si sta muovendo il Milan e le altre big del nostro campionato.

Mercato Milan: 5 acquisti, più di tutte

Il Milan ha cominciato questa estate turbolenta, rivoluzionaria, sicuramente da cuori forti, facendo fuori tutte le certezze, o quasi. Via Ibrahimovic, via Maldini, via Massara, via Brahim Diaz, via Tonali. A fronte dell’ultima cessione sono entrati nelle casse rossonere circa 80 milioni di euro, bonus compresi, da reinvestire sul mercato. Il dubbio legittimo, la domanda, la paura, forse per meglio dire, di molto milanisti era soltanto una: Cardinale, e per lui i nuovi (vecchi) dirigenti Furlani e Moncada, reinvestiranno sul mercato in entrata tutti quei soldi oppure no? L’allontanamento di Paolo Maldini non è forse il segnale che la società non voglia nessuno tra i piedi quando intascherà i soldi delle cessioni dei giocatori più importanti e non reinvestirà quella stessa cifra? Dubbio che, lo ammetto, avevo anche io. Gli acquisti ufficiali di Loftus-Cheek, Pulisic e Tijjani Reijnders, oltre a quelli a costo zero di Sportiello e Luka Romero, nonché le offerte, più o meno ufficiali, per Musah e Chukwueze, però, queste paure, almeno un po’, me le hanno tolte. Il mercato rossonero è ancora incompleto e tanto dovrà ancora essere fatto (un centrocampista, un esterno destro offensivo, un attaccante e due terzini dovrebbero e devono arrivare), ma tanto è stato già fatto. Tra le prime sette della passata stagione, infatti, il Milan è la squadra che ha operato di più, anche a livello numerico, in entrata.

Milan, i soldi già spesi ed il confronto con le altre

Tra acquisti già ufficializzati e quelli che restano in stand by, però, una cosa è certa: il Milan ha già reinvestito 55 milioni di euro (60 bonus compresi) di quella che era la cifra entrata nelle casse per la cessione di Tonali. Se si considerano le offerte inviate per Musah e Samu Chukwueze, poi, si va ben oltre la cifra ricevuta dal Newcastle. E, questo, al netto dell’investimento che dovrà essere fatto per la punta. La verità, quindi, è una soltanto: anche a fronte di eventuali altre cessioni dei calciatori attualmente in esubero, la proprietà rossonera non intasca un centesimo, anzi, se è possibile mette di tasca propria. Questo per rinforzare la squadra e per dare a Stefano Pioli una rosa completa e competitiva per tutte le competizioni. Certo, sarà difficile e complicato e ci vorrà tempo per assemblarla, ma il progetto è chiaro, limpido, si vede e si legge senza dubbi o incertezze. Il Milan vuole crescere nel solco della sostenibilità e nel segno di giovani talenti su cui investire e costruire la squadra del presente e futuro. I 55 milioni di euro spesi, poi, insieme ai 5 acquisti fatti, fin qui, mettono il Milan in testa a due classifiche dell’attuale sessione estiva di mercato. Al netto della cessione di Tonali, infatti, i rossoneri sono la squadra che ha speso di più e quella che ha comprato più giocatori. Segue a ruota l’Inter che ha comprato Brozovic, Thuram, Frattesi e Bisseck, spendendo 40 milioni di euro circa, ma ha perso Brozovic, D’Ambrosio, Onana, Handanovic, Gagliardini, Skriniar, Bellanova Lukaku e Dzeko (e scusate se è poco); la Juventus che ha acquistato il solo Weah, ma rischia di perdere Vlahovic; l’Atalanta che ha comprato Kolasinac, Bakker e Adopo, ma dovrà fare a meno probabilmente di Hojlund; la Roma che ha speso zero euro con gli arrivi di Aouar, N’dicka e Kristensen, ma ha perso Abraham, Winjaldum e si ritrova praticamente senza punte; la Lazio che ha preso il solo Castellanos, non ancora ufficiale, ma ha perso Milinkovic Savic e rischia di perdere Immobile; il Napoli che ha perso Kim e ancora non ha operato nel mercato in entrata. Ecco, il sole di questi giorni può un po’ dare alla testa, ma forse non è il Milan quello del: “Tutto fumo e niente arrosto”. Giudicate un po’ voi!