Non uno. Non due. Non tre. Ma quattro, addirittura cinque colpi dal mercato da qui alla chiusura. Al di là delle fonti personali, chi gioca al pallottoliere al 26 settembre (con il campionato già iniziato e a pochi giorni da una delicatissima sfida di Europa League) forse ha perso il senso della realtà. Può una squadra come il Milan di Stefano Pioli rivoluzionarsi nel giro delle prossime due settimane? Difficile crederlo, ma in giro si legge ormai di tutto.
L’unico punto fermo resta la necessità di arrivare rapidamente ad un centrale di difesa. E l’ammissione è arrivata indirettamente ancora oggi dallo stesso Pioli, parlando dell’ipotesi di arretrare Kessie sulla retroguardia. I nomi sono diversi, con Milenkovic in pole positione e Nastasic a ruota. Oltre questo tassello ci sarà un momento di valutazione di eventuali opportunità, ma poco altro. Dove, infatti, il Milan avrebbe necessità di puntellarsi ancora? Certo, Tonali non ha escluso Bakayoko, ma le prestazioni di alcuni giocatori convincono ad andare avanti con l’impianto ormai rodato dalla scorsa estate.
L’opzione di Federico Chiesa è suggestiva, ma ancora oggi Pioli ha rilanciato Leao come pedina d’attacco che quest’anno cercherà la consacrazione. I titoli, dunque, lasciamoli stare. Anche perché tanto di quel che si legge in giro è totalmente incompatibile con la linea sposata in toto dalla società.