Presente all’evento “Lo Sport fa Viaggiare”, l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla situazione del calcio in Italia: “Gli impianti sono pochi, c’è ancora molto da fare: pecchiamo di infrastrutture e c’è una burocrazia che rende molto difficile il finanziamento delle strutture nuove e la stessa banca dello sport non riesce a garantire soldi“.
Marotta prosegue: “Nello sport bisogna avere il coraggio di osare, sta anche a me come leader di un gruppo dire quale sarà l’asticella. Dire che puntiamo alla seconda stella è uno stimolo, poi la sfida è importante per tutti in una stagione anomala, con quasi due mesi di sosta forzata per via del Mondiale. Bisognerà gestire la parte atletica, che sarà difficile visto che tanti giocatori andranno al Mondiale. Direi che potrà incidere sull’esito finale. Di sicuro sarà un campionato avvincente, negli ultimi anni Inter e Milan hanno vinto lo Scudetto facendo sì che non ci sia più l’egemonia della Juventus. L’anno scorso poi ha dimostrato che la cura dei particolari fa la differenza. Siamo arrivati a due punti dallo Scudetto, il che significa che la distanza era minima e quindi vanno curati quegli aspetti trascurati la stagione passata“.
Marotta conclude: “Se arrivano i fondi stranieri vuol dire che mancano i soldi, c’è un grande difficoltà finanziaria. Quindi è giusto che venga dato spazio a proprietà straniere, perché il mecenatismo è finito, e ai fondi perché in un momento di grande contrazione finanziaria danno linfa vitale per portare avanti il sistema. Io credo però che il made in Italy sia ancora di altissimo livello, come giocatori e come allenatori. Carlo Ancelotti, rivincendo la Champions League, ha dimostrato quale sia la qualità degli allenatori italiani“.
