Trecentosessantacinque giorni. Un anno esatto. Tanto è passato da quell’1 luglio 2022 e dal comunicato che annunciava il rinnovo di contratto di Paolo Maldini e Ricky Massara: «AC Milan è lieto di comunicare che in data odierna il CdA del Club ha approvato i rinnovi biennali del Direttore dell’Area Tecnica Paolo Maldini e del Direttore Sportivo Frederic Massara. Un accordo che testimonia la continuità in un percorso di rafforzamento e di crescita del nostro Club».
Maldini e Massara, il silenzioso addio
Continuità, percorso, crescita. Un comunicato che riletto oggi fa amaramente sorridere, perché trecentosessantacinque giorni dopo Paolo Maldini e Ricky Massara non fanno più parte dell’organismo rossonero, liquidati con due striminziti comunicati ancora più freddi e asettici di quello che annunciava il loro rinnovo. La conclusione più malinconica di un rapporto evidentemente mai idilliaco, portato avanti senza troppa grande convinzione da parte della proprietà.
Cardinale-Maldini, un amore mai sbocciato
Fa un certo effetto anche ripensare alle parole di Gerry Cardinale, nel giorno dell’insediamento ufficiale di RedBird a Milanello: «Per me era molto importante conquistarlo. Alla fine abbiamo trascorso tre ore e mezza insieme… è stato fantastico». La realtà dei fatti racconta tutt’altra storia: l’ex capitano e il nuovo proprietario non sono mai andati d’amore e d’accordo. Colpa di un mercato 2022 insoddisfacente e di dichiarazioni che il patron americano non ha mai digerito.
Che Milan sarà quello post Maldini-Massara?
Così da un sofferto rinnovo – quasi obbligato dopo uno scudetto vinto in modo quasi inaspettato – si è passati a un glaciale divorzio. La rivoluzione-terremoto che lascia il Milan senza le due figure più rappresentative degli ultimi anni: in trecentosessantacinque il mondo rossonero si è ribaltato ed è finito sottosopra e solo il campo potrà dire se la mossa sarà stata quella giusta.