Ci sono momenti che possono cambiare partite, stagioni, destini interi. Il Milan che ha vinto bene e con merito contro la Lazio, rimanendo attaccato a un treno Champions pronto a scappare via, ha vissuto tre di questi attimi in meno di un tempo. Protagonisti in modo diverso Rafael Leao, Ismael Bennacer e Theo Hernandez: i tre che in un modo o nell’altro hanno segnato questo pomeriggio primaverile.
Pressing feroce e recupero palla: bentornato vecchio Milan
Minuto 17. Provedel batte la rimessa dal fondo per Romagnoli, il quale serve Marcos Antonio al limite dell’area di rigore. Il brasiliano non si accorge dell’arrivo furioso di Bennacer che gli strappa il pallone allungandolo a Giroud subito pronto a restituirlo all’algerino che di sinistro fa 1-0. È l’episodio che strappa la partita ma non solo. È un piacevole ritorno al passato, al Milan maestro della pressione alta e del recupero palla immediato, quello che tante, troppe volte è mancato in una stagione di amnesie e buchi neri. È un amarcord di un Milan di cui tanto avremmo bisogno.
L’assolo di Theo, dolci ricordi
Minuto 29. Maignan raccoglie il pallone e con le mani ispira la ripartenza di Theo Hernandez. Il francese mette il turbo e si lascia alle spalle Milinkovic-Savic che annaspa cercando di stargli appresso, si accentra e dai 20 metri fa partire il sinistro del 2-0. È un altro momento di svolta e anche questo rievoca bei ricordi: maglia diversa (a proposito, quando parleremo seriamente della questione terza casacca?), capigliatura diversa ma stessa cavalcata travolgente, quella del 2-0 all’Atalanta di un anno fa, preludio all’apoteosi arrivata sette giorni più tardi.
I dolori di Rafa Leao, le paure di tutti noi
Minuto 8. Tocca riavvolgere il nastro. Bennacer recupera palla a centrocampo e serve Leao che può lasciarsi andare alla prima sgasata della sua partita. Non sa che sarà l’ultima: rientra sul sinistro e sente un dolore all’inguine che due minuti dopo lo farà uscire di scena. Poteva essere un turning point della partita e invece senza Rafa il Milan ha comunque trovato l’ispirazione per sfoderare una delle sue migliori prestazioni stagionali. Come aveva fatto mesi prima in casa contro il Napoli, senza il portoghese. Inutile negarlo però: l’infortunio – se tale è – rischia di essere sì un punto di svolta, ma per l’intero finale di stagione, e questo è uno scenario a cui non vogliamo non pensare.