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Zambrotta: “Sarà una gara fondamentale sia per la Juventus che per il Milan. Uomini partita? Dico Cuadrado e Theo”

L’ex Juventus e Milan Gianluca Zambrotta ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di gazzetta.it. Ecco le parole dell’ex laterale della Nazionale, con il cuore diviso tra i due club.

È una partita fondamentale per entrambe le squadre, anche perché dietro ci sono Napoli e Lazio che spingono e che oltretutto hanno un calendario più abbordabile. A quattro giornate dalla fine è una partita che delineerà la zona Champions. Diciamo che chi dovesse perdere non è spacciato del tutto, perché ci saranno ancora tre partite, ma chi vince ha ottime possibilità di chiudere nei primi quattro posti“.

Sulle sfide: “Ci sono sfide bellissime sulle fasce, con Cuadrado ed Hernandez, e con il ritorno dal primo minuto di Chiesa e di Calabria. Nella Juve in difesa uno fra Chiellini, Bonucci e De Ligt rimarrà fuori, ma mi piace molto l’idea di uno scontro Chiellini-Ibra, che mi riporta a vecchi duelli del passato“.

Sul duello Cuadrado-Theo Hernandez: “Una sfida davvero molto interessante e intrigante. Theo ha iniziato benissimo la stagione, poi è un po’ calato. Cuadrado ha avuto qualche infortunio, ma quando è rientrato ha fatto la differenza, soprattutto grazie a una gran quantità di assist. Un bel duello non solo per la velocità, ma anche per la tecnica. Non sono giocatori che sanno soltanto correre“.

Su Chiesa: “Lungo la stagione è stato decisivo varie volte, ora per fortuna della Juve è recuperato. Ha una grande forza fisica e altrettanto grandi margini di miglioramento. E, cosa più importante, ha tanta voglia di migliorare. Un giocatore molto duttile anche lui, può stare a sinistra come a destra. In teoria si troverà davanti Calabria, un bello scontro, affascinante. Il Milan dovrà cercare di bloccare le sue iniziative sul nascere“.

Sul trasferimento di Bonucci al Milan: “Non si può giudicare senza conoscere i pensieri di una persona, le scelte vanno rispettate. Se in quel momento ha deciso di andare al Milan, evidentemente si sentiva di lasciare la Juve e provare nuove esperienze. Se poi è tornato, immagino possa aver fatto un ragionamento di carattere familiare“.

Su Romagnoli: “Secondo me è assolutamente da rinnovare. La coppia Kjaer-Tomori ha fatto bene fino a un certo punto, poi è incappata in un momento di difficoltà e Alessio è rientrato in gioco. Ha un Europeo alle porte dove vuole essere un punto fermo per Mancini, ha la Champions in ballo col Milan e un contratto in scadenza il prossimo anno, quindi a mio parere ha una gran voglia di essere un pilastro di questo club. Io cercherei di tenerlo“.

Su Tomori: “Con un Milan in Champions è un giocatore da tenere, da riscattare assolutamente. Senza Champions cambierebbero tanti scenari, e non vale solo per Tomori“.

Su Calabria: “Negli anni passati è stato un po’ sottotono, è andato incontro a critiche e quindi mi fa piacere che si sia ritagliato un posto da titolare. Per la personalità acquisita e per ciò che sta facendo vedere, merita un posto in Nazionale e all’Europeo“.

Su Donnarumma e l’atteggiamento che avrà contro la Juventus: “Lo spirito di un giocatore che vuole fare il suo lavoro, che ha voglia di far vedere che è il portiere del Milan e della Nazionale. Scenderà in campo con l’approccio giusto, non ho dubbi. Poi, è chiaro, stiamo parlando di una situazione che non può farlo restare sereno al cento per cento. In generale, aiuta indubbiamente il fatto che non ci sia il pubblico. Immagino un San Siro pieno, con i tifosi che magari gli vanno contro, non sarebbe il massimo. Lui però deve cercare di trovare il prima possibile la direzione giusta. Per me deve restare, perché col Milan ha trovato la Nazionale ed è arrivato a essere uno dei migliori portieri a livello europeo. Quindi è giusto che resti. È ancora giovane, ha tutto il tempo per fare altre esperienze“.

Sugli uomini partita: “Troppo facile dire Ibra e Ronaldo. Quindi dico Cuadrado e Theo, giusto per restare sul mio ruolo“.

Su chi perderà di più a non andare in Champions: “Per la Juve è questione legata molto all’allenatore. La società ha detto che con la Champions Pirlo resterà, a meno che Paratici non si rimangi la parola. Non dovessero andarci, occorrerebbe rivedere i programmi, non solo per l’allenatore ma anche sotto l’aspetto societario. Si aprirebbero mille scenari. Il Milan era primo fino a poco tempo fa, ha addirittura creduto di potersi giocare lo scudetto e quindi si trova in una situazione meno stressante, perché all’inizio non era partito con quell’obiettivo. L’obiettivo era almeno il quarto posto. Quindi sì, fra le due quella che ha maggiormente da perdere è la Juve“.

Su Pioli: “Pioli ha valorizzato una squadra intera, a partire dai giovani, ha fatto un grandissimo lavoro e non è giusto che venga messo in discussione“.

Su Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo: “Direi che hanno la stessa importanza. Ibra è decisivo, in campo e per la crescita dei compagni. Per quanto riguarda Ronaldo… mi fa ridere chi lo discute. Pur avendo anche lui la sua età, è una leggenda del calcio mondiale, è il capocannoniere del campionato, può fare la differenza in qualsiasi partita e in qualsiasi momento. Che cosa vogliamo discutere?”.

Sul rinnovo di Ibrahimovic: “Se il Milan gli ha dato quei soldi è perché se li merita. E lui se li è meritati. Con gli stipendi che girano oggi, non mi paiono cifre fuori mercato“.

Sulle sue esperienze: “Alla Juve ho passato anni stupendi, sono cresciuto come giocatore. Lo stesso vale col Milan, dove invece ho fatto gli ultimi anni della carriera e ho vinto l’ultimo scudetto rossonero. Io amo dire che Juve e Milan saranno sempre i club migliori in Italia e nel mondo come organizzazione, come gestione dei giocatori. Il calciatore deve solo pensare a giocare, e questa è una grandissima forza. Sono due realtà che porterò sempre nel mio cuore“.

Gianluca Zambrotta – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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