Ammesso e non concesso che l’ideale sarebbe giocarle tutte in contemporanea – un’utopia da quando nel mondo del calcio a farla da padrona sono le “esigenze televisive” – da tempo si discute sul se sia meglio, indipendentemente dall’obiettivo che si insegue, giocare prima o dopo le dirette concorrenti. Non sarà certo chi scrive ad avere la presunzione di dare una risposta risolutiva, anche perchè è impossibile determinarlo in maniera scientifica, ma sta di fatto che in questa giornata numero 31, tocca al Milan aspettare. I rossoneri avranno sicuramente osservato con molta attenzione la preziosa vittoria del Napoli in quel di Bergamo oggi pomeriggio, e faranno lo stesso anche questa sera, stazionando davanti le tv per Juventus-Inter. Del resto, diffidate da quegli allenatori che dicono di non vedere le partite delle avversarie, perchè non è assolutamente così.
“Guardiamo solo a noi stessi”, Pioli dixit
Mister Pioli, del resto, ha detto la sua nella conferenza stampa di questa mattina: “Giocare dopo non cambia nulla. Dobbiamo determinare le cose che possiamo, cioè la nostra gara. La nostra mentalità è la stessa, rispettiamo il calendario. Juventus-Inter la guarderò, ma molto distaccato. Conta quello che facciamo noi domani“. Ed è così, perchè, al netto di questo visto a Bergamo e di quanto si vedrà tra due ore a Torino, il Milan non dovrà “regolarsi di conseguenza”, ma avere nella testa un solo obiettivo: la vittoria. Del resto, ad otto giornate dalla fine, una capolista con (potenzialmente) soli tre punti di vantaggio sulla seconda non può e non deve curarsi troppo degli altri, ma pensare solo a spingere l’acceleratore a tavoletta.
Milan e Napoli lassù nonostante tante peripezie
Al di là come andranno a finire Juventus-Inter questa sera e Milan-Bologna ventiquattro ore dopo, il mio parere personale sulla corsa scudetto più entusiasmante dell’ultimo decennio è che a meritare di giocarsela fino alla fine sono soprattutto i rossoneri ed i partenopei. Certo, bianconeri e nerazzurri sulla carta sono le due squadre più forti del campionato, hanno qualcosa in più a livello di profondità della rosa, ma Milan e Napoli sono lassù con pieno merito e soprattutto con sacrifici enormi. Sono, tanto per dirne una, le due squadre che hanno subito più infortuni in stagione: per molte settimane, sebbene in momenti diversi della stagione, entrambe hanno avuto più calciatori in infermeria che in campo/panchina. Pioli e Spalletti sono anche i tecnici che propongono il calcio migliore: mai speculativo, e sempre votato all’attacco. Si tratta, lo so, di discorsi puramente teorici: è difficile, se non impossibile, che la lotta scudetto si riduca ad un duello. L’Inter di sicuro – e la Juventus se non dovesse perdere stasera – resteranno in lizza fino a maggio. Non curartene, Milan: pensa solo a te stesso.