La questione calendario, negli ultimi tempi, ha assunto sempre maggiore importanza per via dei tanti impegni ravvicinati da parte delle squadre di Serie A, soprattutto quelle impegnate nelle Coppe europee, tra cui il Milan. Si gioca praticamente ogni tre giorni dal giugno 2020, da quando cioè i campionati sono ripartiti dopo il primo grande lockdown dovuto alla prima ondata di pandemia legata al Covid.
Questo ha portato tantissimi calciatori ad uno stress psicofisico non indifferente e, purtroppo, in tanti casi, a questo si sono aggiunti i tanti infortuni, soprattutto muscolari. Il Milan ne ha pagato più di tutti le conseguenze nell’ultimo anno e mezzo, ma non solo. Gli infortuni sono davvero, tanti, troppi e, la maggior parte delle società di Serie A, devono i fare i conti con rose più o meno decimate per via dei vari problemi di natura fisica dei propri giocatori. Colpa della preparazione? Colpa dei preparatori? Colpa dello stato di forma dei singoli calciatori? Certamente, tutto questo può incidere, ma è altrettanto vero che il calendario intasatissimo di partite, da agosto a maggio, di certo non aiuta.
Dalle lamentele di Conte agli attuali “favori” del calendario
Maurizio Sarri, attuale allenatore della Lazio, è sicuramente uno degli addetti ai lavori più polemico con il calendario attuale, per come è strutturato e per come non permette di tirare il fiato o di allenarsi a dovere. In passato c’era stato Antonio Conte che, nel suo primo anno all’inter, si era lamentato di come la sua squadra avesse sempre meno giorno di riposo rispetto alle avversarie. Ora, dopo quello sfogo, con un occhio attento al calendario della Serie A da domani al 22 dicembre, anche un osservatore neutrale riuscirebbe a notare un piccolo particolare, ma estremamente veritiero
Domani sera, la 18esima giornata di Serie A, propone Salernitana-Inter, mentre nell’ultima giornata del girone di andata, l’attuale capolista ospiterà a San Siro, il Torino di Juric. Ebbene, a differenza delle altre attuali pretendenti allo scudetto, i nerazzurri avranno più giorni di riposo rispetto alle prossime avversarie di turno. Per garantire un equo svolgimento del campionato, non si poteva evitare tutto ciò?
Dalla Salernitana al Torino, ecco come il calendario sorride all’inter
Precisiamolo. L’Inter, al momento, merita di essere capolista. Gioca meglio di tutte, ha una facilità assoluta di andare in rete e può contare sicuramente anche sulla rosa più completa e meglio attrezzata. Ha la possibilità, quasi sempre, inoltre, di poter contare su quasi tutta la rosa a disposizione, a parte qualche elemento non fondamentale (Darmian, Correa, Sanchez, Vidal, Sensi), è può contare su un’alternanza di scelte e giocatori che altre squadre, Milan e Napoli su tutte, non possono avere. Proprio per questo motivo, quindi, una domanda ci sorge spontanea: perché anche un calendario favorevole?
Domani sera gli uomini di Simone Inzaghi giocheranno a Salerno contro una squadra che ha giocato martedì sera in Coppa Italia. Vedendo l’attuale condizione di salute delle due squadre, probabilmente la vittoria interista a Salerno sarebbe stata comunque scontata, ma i due giorni di riposo in più sulle gambe dei nerazzurri non potranno che farsi sentire. Stesso discorso vale per Inter-Torino di mercoledì 22, con i granata che affronteranno il Verona in campionato domenica e avranno due giorni in meno di riposo rispetto alla Beneamata. Milan e Napoli, invece, che si scontreranno a San Siro domenica sera in posticipo, affronteranno alla 19esima, rispettivamente Empoli e Spezia. Ed entrambe avranno giocato prima. Una polemica sterile? Forse, ma alla lunga anche questi dettagli possono fare la differenza.