E’ una lotta a due, forse a tre. Non è un segreto che quello di sentirsi ancora una volta, forse l’ultima, il numero uno è stato il motivo più profondo che ha spinto Zlatan Ibrahimovic a tornare al Milan. Nessuno mette in discussione il suo amore per i colori rossoneri, il fatto che in nessun posto come a Milanello si sia sentito a casa, il desiderio di trasmettere ai giovanotti i valori di questo glorioso club. Ma tutto questo non basta a far prendere baracca e burattini e spostare Zlatan da Los Angeles alla città della Madoninna.
Affermare di essere il numero uno, definitivamente. Ma come? Vincendo il campionato con una squadra, prima del suo arrivo, letteralmente allo sbando. Dentro e fuori dal campo. E imponendosi nella classifica cannonieri, mettendosi alle spalle quel Cristiano Ronaldo. Quello che ha fatto scorpacciate di tutti quei riconoscimenti – Champions e Palloni d’Oro – che per lui, proprio per lui, hanno sempre rappresentato un’angosciante chimera.
Del resto lui è uscito allo scoperto già lo scorso luglio, dopo aver battuto con un’inaspettata rimonta la Juventus di CR7: “Fossi arrivato ad inizio stagione, avremmo vinto il campionato“. Una frase che ha scatenato l’ilarità dei più, ma che a distanza di cinque mesi fa capire non tanto quanto questo obiettivo sia effettivamente raggiungibile, ma come lui lo voglia e ci creda fortemente. E questa è la cosa che conta più di tutti.
Questione di ego o meno, in questo momento al Milan e ai suoi tifosi interessa il giusto, perché fa davvero comodo. E adesso scalpita: nonostante la prognosi di un mese se non più per quel problema alla coscia, sta bruciando le tappe e vuole essere in campo già domenica contro la Samp. Difficile. Ma intanto – a differenza del sopracitato competitor bianconero – Zlatan sta continuando a trasmettere la sua forza, la sua consapevolezza ad una squadra che dimostra poi sul campo di rimanere sul pezzo come se lui ci fosse.
Mettiamola così: Ibra ha capito che per raggiungere il suo obiettivo, ha bisogno di tutti gli altri. Uno per tutti, tutto per uno. Non sappiamo ora come andrà a finire questo campionato, ma una cosa è certa: il Gigante di Malmo ha già vinto.