Il designatore CAN Gianluca Rocchi ha parlato ai microfoni di “Open VAR“, trasmissione di DAZN, dell’episodio che riguarda il gol di Christian Pulisic in Genoa-Milan, tanto discusso per il presunto tocco con il braccio dello statunitense nel controllo del pallone.
“Abbiamo trattato questa tipologia di falli di mano in questa maniera da quando abbiamo iniziato il percorso con il protocollo VAR nel mio corso. Se abbiamo la certezza televisiva, andiamo ad intervenire. Se la certezza non c’è nelle immagini, abbiamo trattato tutti gli episodi nella stessa maniera. Gol di Udogie in Milan-Udinese? È un episodio che fu ricco di polemiche, al momento fu comprensibile, ma lo stesso ragionamento che abbiamo fatto lì, lo abbiamo fatto anche ieri sera“.
Rocchi conclude: “Non c’è la certezza del tocco di braccio di Pulisic, mi rendo conto che l’azione lasci molti dubbi, non sono nato ieri e ho arbitrato anche io, ma non essendoci una telecamera che dia la sicurezza vale la decisione del campo. L’importante è che chi operi al monitor sia scrupoloso. Cerchiamo sempre la verità, laddove non la trovi non devi andare a sensazione. La tecnologia ci ha dato una grossa mano, avremmo perso il rigore del Bologna contro l’Inter per esempio o altre due situazioni dentro a questa giornata; noi insistiamo su arbitri che decidano, e ciò che è successo in Genoa-Milan è questo. Mandare l’arbitro al monitor? Lo devo mandare con la certezza, se tu lo chiami senza sicurezza lo confondi. La metodologia di lavoro è questa, poi a fine stagione tireremo le somme. Tu devi dare la certezza all’arbitro in campo“.
