Alberto Gilardino è stato ospite del format “Storie di Serie A” realizzato da Radio Serie A. Il tecnico del Genoa ha parlato della sua carriera da allenatore, ma anche di quella da giocatore e dell’esperienza al Milan: ecco le sue dichiarazioni.
Sui tecnici che lo hanno influenzato nella sua carriera da allenatore: “Ho avuto la fortuna e la possibilità di essere allenato da Ancelotti che è stato uno degli allenatori più vincenti, abbiamo vinto tantissimo nei tre anni di Milan. Ma anche Lippi, Pioli, Prandelli… Tutti molto carismatici, allenatori di personalità. Sapevano quello che volevano e sapevano trasmetterlo alla squadra“.
Sulla sua esperienza al Milan: “Il destino ha voluto che giocassi in una società e una squadra in quel momento più forte in Europa. Abbiamo vinto quello che c’era da vincere, è stato un percorso bellissimo. Ho scelto il Milan perché avevo già dato la mia parola al dottor Galliani. Quando arrivavi a Milanello ad allenarti era veramente tutto perfetto e lì ti dava una sensazione. Come ti allenavi, giocavi in partita. Si percepiva che cosa volesse dire vincere. C’era Paolo Maldini, Billy Costacurta, Gattuso, Pirlo, Ambrosini. Io arrivavo lì giovane, loro subito ti trasmettevano questo sentimento. Amici con Inzaghi? Con Pippo c’è stata una concorrenza atomica in quegli anni perché il Milan aveva sempre attaccanti incredibili siccome si giocava su più fronti. Le rose erano sempre molto ampie. L’importante è essere sé stessi, leali, corretti con il gruppo. Non si può essere amicissimi di tutti, ma quando sei dentro il gruppo devi lottare per il tuo compagno, la rabbia per farlo con lui“.
Sull’esperienza al Bologna: “Ho vissuto un anno bello e stimolante con mister Pioli, mi sono trovato molto bene“.