Cambiare radicalmente un progetto nato poco tempo fa che sta trovando i suoi frutti, culminati lo scorso maggio con la conquista del tricolore, sarebbe folle. Le dichiarazioni rilasciate da Ivan Gazidis ai microfoni di The Atletich sono chiare, forti, e rassicurano – in un certo senso – il tifoso rossonero, che vorrebbe godersi la crescita della squadra e del club, senza perdere tutti i propri pilastri.
Nel segno della continuità
Come dichiarato da Gerry Cardinale, patron di RedBird, questa nuova proprietà prende in mano le redini del Milan per provare a regalare un impulso accelerativo nella crescita del marchio e del club, partendo proprio dalla competitività di una rosa che si presenterà alla prossima stagione calcistica da Campione d’Italia. Migliorarsi, dunque, senza perdere di vista quelli che sono stati gli ideali, la politica, la forza del gruppo Milan, pronta a crescere, come dichiarato dallo stesso Gazidis, senza grossi stravolgimenti e nel segno della continuità.
“Questo non è un club nel quale qualcuno entra e dice: ‘Ascoltate, abbiamo bisogno di un cambio di direzione radicale’. Francamente, sarebbe da pazzi. È una crescita continua”.
Dichiarazioni semplici, ma che sottolineano quanto sia importante per il Milan mantenere gli stessi uomini alla guida, ma soprattutto la stessa filosofia di pensiero che ha portato alla coesione, al sacrificio, al risanare un club in così poco tempo, fino a raggiungere uno scudetto che, soltanto un anno e mezzo fa, sembrava utopia.
Il vero grande colpo del nuovo-vecchio Milan per provare ad alzare ulteriormente l’asticella, sarà quello del “mantenimento”: una nuova proprietà, importanti fondi per il mercato, ma lo stesso organigramma, che ha dimostrato di saper ricollocare il club accanto alla sua stessa storia, nell’unico modo che conosce. Vincendo.