Matteo Gabbia ha parlato ai microfoni di Prime Video. Ecco le sue parole:
“Il 46 è l’anno di nascita di mia nonna, sono molto legato a lei, con mio cugino andavamo allo stadio con i nonni. Lei guarda tutte le partite e vedendomi con il 46 è felice.
Conceicao? Ha l’esigenza di essere la versione migliore di se stesso e lo esige anche dagli altri, cerca di portarci a un livello alto. Dice quello che pensa e lo fa per stimolarci. Dobbiamo avere fame, mettere in campo quello che ci dice il mister. È molto esigente.
Mike quando ci richiama in cerchio lo fa in modo positivo, poi la partita è andata in un’altra direzioni per mille altri motivi. Il nostro gruppo è fatto da uomini che si guardano in faccia e si dicono quello che pensano. Dopo la Juve ci siamo confrontati come facciamo sempre, è necessario parlarsi per trovare soluzioni. Mike ha una grande mentalità.
Ibrahimovic? I primi giorni è strano vedere come compagno di squadra, con me è sempre stato esigente e lo è tutt’ora, cerca sempre di innalzarti. Adesso è un dirigente fantastico. Quello che dovremo fare è restare uniti, lasciare fuori la negatività dell’esterno, isolarci per superare le difficoltà”.

