Ma quando ci si muove per la punta? La Juventus ha fatto il suo con Jonathan David e ci riproverà per Victor Osimhen, l’Inter perderà Mehdi Taremi e Marko Arnautovic ma si affiderà a Pio Esposito e ad Ange-Yoan Bonny, il Napoli campione d’Italia accoglierà un grande campione per fare staffetta con Romelu Lukaku (Darwin Nunez il preferito). E il Milan?
Il Diavolo sta facendo sforzi ragionati per il proprio centrocampo, andando ad individuare punto per punto come fare il suo upgrade nel reparto vitale di Massimiliano Allegri. Poi ci sarà da rendere focale la situazione sui terzini in ingresso, bassi e bloccati senza esclusione di qualche incursione. E infine, solo a quel punto, verrà fatto il grosso investimento per il numero 9.
Quindi il bomber “alla Giroud” (tormentone non ancora iniziato, ma arriverà ad essere rilevante) è solo l’ultimo dei problemi per la dirigenza. Male. Il Direttore Sportivo, Igli Tare, è consapevole che il tempismo è un fattore da tenere in conto nel gioco del calciomercato, ma se non ci sono occasioni è inutile usare una parte del budget “a vuoto”, sottraendone pezzo per pezzo dal tesoretto complessivo.
Il Milan spenderà circa 50 milioni per la punta. La necessità è ovvia dopo aver perso Tammy Abraham, Luka Jovic e Francesco Camarda in pochi giorni. Anche perché al raduno del 7 luglio ci si presenterà senza Santiago Gimenez. Il messicano dovrà recuperare la preparazione molto tardi, data la Gold Cup che sta disputando con la Nazionale, e nelle prime giornate del campionato sembrerà per forza di cose “arrugginito”.
Per questo motivo sarà importante per i meneghini cercare di riordinare le idee e, sin da subito, rivedere la lista degli obiettivi per questo inizio di mercato che, comunque, di occasioni non ne ha. Però la corda non è da tirare troppo: se gli altri stanno comprando, caro Milan, rischi di ritrovarti con una “seconda scelta” e in ritardo coi tempi.


