Lo squalo Joe Jordan ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it nella quale ha parlato del derby di questa sera tra Inter e Milan, decisivo per capire chi andrà in finale di Coppa Italia. Ecco le dichiarazioni dell’ex rossonero.
Sul ricordo del derby del 6 settembre 1981 in Coppa Italia, quando segnarono lui e Novellino (qui l’intervista esclusiva all’ex rossonero): “I miei capelli lunghi, ora li ho persi tutti. Scherzi a parte, erano quelle le mie partite. Sessantamila persone a San Siro, una bolgia, mi arriva una palla alta e la butto dentro con forza. Finì 2-2 a uscimmo al primo turno, ma il gol resta. Dopo una vita in Inghilterra cercavo una sfida e la trovai a Milano“.
Su chi avrebbe visto bene nel suo Milan: “Ovviamente Ibra. Ha carisma, leadership, un combattente. La sua assenza si farà sentire. Può giocare ancora un paio d’anni. Quando hai uno così nello spogliatoio sai di poter andare a vincere contro tutti, anche solo per quello che può insegnare ai giovani“.
Su chi sarà decisivo questa sera: “Dico Giroud. Se sei un difensore e sai che devi marcarlo, non sei mai tranquillo. Spero segni un’altra doppietta come in Serie A. È uno che magari se ne sta in silenzio per 80 minuti, senza tirare in porta, e poi punge all’improvviso. Tra i giovani? Direi Leao. È straripante“.
Sul testa a testa con Gattuso in Milan-Tottenham del 2011: “Sono passati anni, forse non se lo ricorda neanche lui. Sono questioni di campo che finiscono lì. Aveva un problema con l’arbitro, poi non so“.
Sulla lotta scudetto e la sfida di questa sera: “È un testa a testa tra le milanesi. L’ultima volta che sono andato a San Siro c’era Milan-Roma. Pioli ha fatto un gran lavoro, merita di vincere un trofeo. Stasera vince il Milan e va in finale“.