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C’è chi si prepara a EURO 2024 e chi alza trofei: com’è andata la sosta di marzo delle Nazionali per i giocatori del Milan

Per molti è un sollievo, perché si torna al calcio dei club che tanto piace ai tifosi. E poi, con un finale di stagione così appassionante per la lotta all’Europa League, staccare la spina è sembrata una distrazione. In parte è vero: i milanisti impegnati in questa sosta di marzo hanno praticamente giocato qualche amichevole e niente più. Ma si tratta dell’ultimo slot temporale per preparare al meglio EURO 2024, una competizione troppo importante da ignorare. E dall’altra parte del mondo, c’è chi nella notte italiana vince la terza CONCACAF Nations League personale contro i rivali di sempre. Ecco un piccolo recap di queste due settimane dei giocatori rossoneri occupati con le proprie rappresentative.

SENZA PUNTI IN PALIO

Piccola premessa. Con la mancata presenza di Ismael Bennacer e della sua Algeria si parla solo di Nazionali europee, tutte qualificate nella kermesse estiva in Germania. Partendo da favoritissimi francesi, i quali non sono partiti benissimo: la sconfitta di Lione contro i tedeschi per è stata moralmente brutale per la qualità di gioco offerta dai ragazzi di Nagelsmann. I ragazzi di Stefano Pioli non possono infliggersi tante colpe però. Theo Hernandez e Giroud sono subentrati a Lucas, il fratello, e Marcus Thuram al 61′ minuto senza combinare granché, mentre Mike Maignan è stato messo a riposo per riprendere al meglio dal leggero infortunio di Verona. Contro il Cile tutto ok invece: nel successo arriva il successo personale di Theo in zona assist e Giroud segna con una bella azione corale, uscendo poi al minuto 83 per risparmiare fiato. I due gol presi da Mike sono da rivedere. Nel complesso il portiere ha giocato una partita intera mentre il difensore ed il bomber contano circa 120 minuti di impiego.

Rafael Leao ha dosato bene le energie. Per lui solo 45 minuti nella prima amichevole del Portogallo, poi il rientro a Milanello evitando il match con la Slovenia: molto piacevole il suo gol all’incrocio dei pali, ma in generale la prestazione del numero 10 rossonero è stata avvincente (guadagnandosi la stima di Gyokeres). Tijjani Reijnders, invece, si guadagna la maglia Oranje: il primo gol con la Scozia è una ciliegina sulla torta che è stata la sua prestazione. Perfetta dal punto di vista tecnico e atletico, il numero 14 si è guadagnato un esperimento sulla trequarti di Koeman contro la Germania, non brillando. Per il centrocampista ben 150 minuti in campo. Ma l’ex AZ è instancabile, si sa.

Non incide né da titolare, né da subentrato. Noah Okafor ha vissuto due gare abbastanza piatte con la sua Svizzera, affrontando tra l’altro Simon Kjaer: l’attaccante ha giocato complessivamente 90 minuti tra Danimarca e Irlanda, risparmiandosi per il campionato. Da segnalare la versatilità con cui è riuscito a giocare prima con un tandem offensivo e poi da punta unica. Idea in più da sfruttare per Pioli? Citando il difensore, non si può non parlare dello spavento vissuto nella prima partita: al minuto 66 il capitano si è tirato indietro per non infierire sulla caviglia, saltando il secondo match con le Far Oer.

Luka Jovic bene, ma non benissimo. Il numero 15 si è guadagnato minuti necessari per non restare indietro rispetto ai compagni, però non ha sostituito al meglio Dusan Vlahovic. Contro la Russia ci ha provato 73 minuti ma semplicemente la Nazionale serba non era in campo visto il 4-0 avversario. Con il piccolo Ciprio ha svolto 45 minuti intensi per livello tecnico: semplicemente è mancata la rete. 120 minuti per lui, e grande attesa visto il finale di stagione che potrebbe valere il rinnovo.

THREE-PEAT: ALZALA, CAPITANO!

La gioia più grande arriva dalla Nazionale americana, ormai bandiera molto cara in via Aldo Rossi. Yunus Musah e Christian Pulisic sono rimasti ad Arlington, in Texas, per vincere tutto. Ce l’hanno fatta con un non proprio facile successo sulla Giamaica (3-1 solo ai supplementari) e poi con il bellissimo trionfo contro i rivali di sempre del Messico. I milanisti hanno faticato, soprattutto l’esterno d’attacco. Il centrocampista ha giocato per un totale di 75 minuti, mentre Chris ha svolto 220 minuti (!) con prove clamorose a livello tecnico. E la chiamavano sosta…

Olanda: Tijjani Reijnders (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Olanda: Tijjani Reijnders (Photo Credit: Agenzia Fotogramma) 

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