Esame Sassuolo superato a pieni voti. Il Milan non cade nella trappola – forse anche per l’approccio alla partita da parte dei neroverdi – e chiude la pratica già al primo tempo. Anzi, neanche. Quattro gol nel giro di undici minuti, dal 12′ al 23′ un po’ come le grandi versioni dell’Inter che tanto hanno fatto brillare gli occhi ai tifosi nerazzurri e soprattutto ai non tifosi.
Una gestione da parte di Simone Inzaghi che definire capolavoro era poco. Tutti i commenti andavano in questa direzione. E Paulo Fonseca? Un vecchio detto dice “dare a Cesare quel che è di Cesare” e dunque diamo all’allenatore rossonero i giusti meriti per aver passato brillantemente il turno senza sprecare, o quasi, le forze in vista dei prossimi impegni ben più corposi e soprattutto dispendiosi.
Da qui a Natale non ci saranno soste. Anzi non ci saranno soste e basta. Anche dopo Natale. Venerdì si farà visita all’Atalanta, poi la Stella Rossa in Champions, il Genoa a San Siro per la celebrazione dei 125 anni di storia rossonera e poi il Verona. Una piccola pausa in realtà c’è, dal 20 al 29 dicembre giorno in cui a San Siro arriverà la Roma. Poi la partenza per l’Arabia Saudita dove si giocherà la Supercoppa. Insomma, un bel programmino che andrà gestito nel modo migliore possibile per evitare brutte sorprese e soprattutto brutti risultati.
E il Milan ha cominciato bene. Sfatato il tabù Sassuolo ed anche quello turnover. Otto cambi per gestire al meglio le forze, senza rinunciare mai ai motori Reijnders e Fofana e con alcune ottime rotazioni. Forse i leggeri problemi fisici di Sportiello e Loftus-Cheek hanno intralciato un po’ l’ottima gestione del tecnico che avrebbe potuto forse risparmiare Pulisic, far giocare qualche minuto a Camarda o magari cucinare qualcos’altro. Il risultato tanto era stato messo in cassaforte sin da subito.
Fa niente. Sarà per la prossima volta. La gestione Fonseca non è stata poi così sbagliata. Anzi il vero e proprio esame da superare era il turnover, non il Sassuolo. La cosa principale da evitare era un “Pioli-bis” che partiva con le riserve ma poi era costretto a gettare nella mischia i titolari perché la partita non si era incanalata nei giusti binari. Un altro step superato un passo alla volta. Adesso il periodo più importante dell’anno è alle porte: come ci arriverà il Milan?