Due, necessarie, premesse. La prima: siamo solo alla seconda partita ufficiale della stagione, ed emettere sentenze definitive dopo meno di 200 minuti di gioco è poco intelligente, per non dire stupido. La seconda: i giocatori che fino allo scorso anno operavano sulla corsia offensiva destra del Milan meritano il totale rispetto del popolo rossonero, perchè hanno sempre dato tutto alla causa, mettendoci il massimo dell’impegno senza mai lasciare spazio a polemiche fuori luogo o atteggiamenti sopra le righe.
Detto questo, però, una cosa sembra chiara: con l’avvento di Luka Romero, Samuel Chukwueze e, soprattutto, Christian Pulisic, il ruolo di esterno destro d’attacco nello scacchiere di Stefano Pioli ha subito un miglioramento a livelli esponenziali, in termini di qualità, imprevedibilità e atletismo.
Nei mesi scorsi, quando si era capito che il Milan non avrebbe riscattato Brahim Diaz dal Real Madrid, sui social si è letta spessa questa domanda: “Cosa prendi di meglio a 20 milioni?“, lasciando intendere che fosse impossibile acquistare qualcuno migliore di chi c’era già (oltre allo spagnolo, anche Messias e Saelemaekers) spendendo quella che evidentemente veniva ritenuta una somma troppo bassa, forse riparametrata alle cifre folli viste in giro in questi mesi di calciomercato ad altre latitudini. Ed invece, complice anche il fatto di aver iniziato da subito la preparazione con i nuovi compagni ed il nuovo staff tecnico, Pulisic ha messo in scena un avvio di stagione da leccarsi i baffi.
Pulisic, che impatto!
Due gol in altrettante partite, ed un impatto sulla Serie A che meglio di così non si poteva immaginare per l’americano, che pare essere tornato quello dei tempi d’oro al Borussia Dortmund dopo qualche anno di alti e bassi al Chelsea. Con la rete di ieri sera, del resto, Pulisic è diventato il quinto giocatore della storia del Milan a segnare in entrambe le prime due gare di Serie A giocate con la maglia rossonera nell’era dei tre punti. Prima di lui ci erano riusciti: Oliver Bierhoff , Andriy Shevchenko, Mario Balotelli e Jeremy Menez.
Già alla prima a Bologna, Pulisic aveva ottenuto il premio di migliore in campo, meritando applausi, lodi, ed alti voti alti in pagella, e ventiquattro ore fa si è ripetuto anche davanti ai 72mila di San Siro, dimostrando di non patire la pressione di giocare in un cosi grande e importante impianto e diventando un nuovo idolo del tifo rossonero. Insomma, senza esaltarci troppo, ma su quella fascia ci si può divertire eccome: altro che “Cosa prendi di meglio a 20 milioni?“…