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Il Derby della Madonnina visto… sull’ambito dei bilanci: non c’è storia. Il punto

Negli ultimi anni le due squadre di Milano, Milan e Inter, hanno ripreso il posto che spetta loro di diritto, tra le squadre migliori del calcio italiano. I derby sono tornati ad essere delle battaglie tra grandi giocatori e ottimi allenatori, e anche i risultati europei non stanno propriamente deludendo le aspettative.

Negli ultimi 5 scontri tra le due milanesi però, non c’è mai stata storia, con l’Inter che ha vinto due volte in campionato, due volte nella doppia sfida valevole come semifinale di Champions League 2022/23, e una volta nella finale di Supercoppa italiana a gennaio 2023. Inoltre i nerazzurri sono ad un passo dal vincere il loro ventesimo scudetto, che vorrebbe dire seconda stella sul petto.

Insomma, i risultati sportivi sembrano pendere completamente verso una sponda del naviglio: quella nerazzurra. Ma se la battaglia si sposta poi sui bilanci, cambia tutto. Come analizzato da ‘lavoce.info‘, il lavoro fatto dal fondo Elliot tra il 2019 e il 2022 ha prodotto grandissimi risultati, in termini economici, riuscendo a sanificare i conti rossoneri in poco tempo. Con il passaggio a RedBird nell’estate 2022, questo lavoro è continuato, raggiungendo l’utile di bilancio alla fine della stagione 2022/23. Un utile che mancava dall’epoca di Berlusconi.

I nerazzurri invece, come recitano i vari prospetti economici quali Conto Economico e Stato Patrimoniale, non danno troppo peso alla sostenibilità, o per lo meno passa in secondo piano rispetto ai risultati sportivi. L’esatto contrario del modus operandi rossonero.

COMPARAZIONE DI CONTO ECONOMICO

Il Conto Economico è un documento nella quale vengono evidenziati i costi e i ricavi d’esercizio delle aziende. Milan e Inter sono due grandi società, e come tali producono tanti ricavi. La società rossonera punta più sui ricavi da merchandising, sfruttando ampiamente l’impatto del proprio marchio globale; l’Inter invece opera sul player trading, che ha garantito risultati sportivi importanti ma è molto più rischiosa.

Per quanto riguarda i costi, invece, il Milan ha lavorato sulla riduzione degli ingaggi dei giocatori, cosa che ha portato ossigeno alle casse della società, al contrario dei nerazzurri.

Qual’è il risultato di tutto ciò? Un utile di poco più di 6 milioni di euro per il Milan e una perdita di poco più di 85 milioni per l’Inter.

COMPARAZIONE DI STATO PATRIMONIALE

Lo Stato Patrimoniale invece, è sempre un documento utilizzato nella contabilità delle aziende, fornisce un resoconto della situazione patrimoniale dell’azienda, alla chiusura dell’esercizio, tenendo traccia di tutti i materiali e le risorse finanziarie utilizzate dall’azienda. Si divide in Attività e Passività.

Anche qui l’attivo del Milan è più lineare, i rossoneri acquistano giocatori a titolo definitivo essendo economicamente più “libero da vincoli“, mentre l’Inter punta tutto sugli acquisti a parametro 0, oppure sui prestiti.

Riguardo le passività invece, il club di via Aldo Rossi ne ha molte meno, in quanto come sopracitato è più lineare, mentre in Viale della Liberazione c’è un prestito concesso da Oaktree a Suning di 400 milioni di euro, che viene raffigurato nelle passività in qualità di obbligazione (o bond), ed è, per l’appunto, un debito che dovrà essere ripagato.

Concludendo, in ambito economico non c’è partita tra i due club, il Milan è libero dai debiti ma ha bisogno di tempo per poter raggiungere determinati risultati sportivi. Il progetto, a lungo termine è di ottima prospettiva, e bisogna dire che con i conti in ordine si attirano anche degli importanti investitori. La linea è quella giusta, ma l’attesa non è una qualità che propriamente si addice al tifoso.

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