Antonio De Lucia, ex portiere della Primavera del Milan, ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio in cui ha parlato del difficile ritiro dal calcio a soli 18 anni. L’ex estremo difensore ha infatti dovuto smettere col calcio giocato per un problema alla schiena, ma punta comunque la Serie A con un altro ruolo, di seguito le sue parole:
“Nel 2019 sono arrivato al Milan e sono diventato titolare. Mi dissero ‘sei forte, continua così’. Il giorno dopo sono caduto in allenamento. Sono stato 7 mesi nella palazzina per curarmi. Quando sono rientrato in campo non ero più lo stesso. Mi sentivo solo: non dormivo fino a quando non mi si chiudevano gli occhi dalla stanchezza. Ho pensato a gesti estremi, pensavo di aver perso tutto. Gli specialisti mi hanno spiegato che il mio disco intervertebrale è collassato e tocca il nervo sciatico: ‘se continui con il calcio smetti di camminare’. Alla fine della scorsa stagione il contratto non è stato rinnovato. Avevo tante offerte, ma non ero più lo stesso. Facevo schifo, ho rifiutato tutto, anche un contratto già pronto con il Palermo. Mi sono guardato allo specchio e ho mollato”.
De Lucia ha infine concluso con la sua speranza per il futuro: “Sapevo quanto valevo prima e non ero più in quel modo. Mi sono iscritto all’Università ed ho iniziato ad arbitrare. Perché io in Serie A ci arriverò: se non da giocatore, da arbitro o con un altro ruolo”.
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