HomeIn evidenzaTra nomi e suggestioni, De Ketelaere è davvero il nome giusto

Tra nomi e suggestioni, De Ketelaere è davvero il nome giusto

Origi e Renato Sanches quasi ufficiali; Botman, Bremer, Zaniolo, Lang, Berardi e De Ketelaere i principali obiettivi per rinforzare ulteriormente la rosa Campione d’Italia. A distanza di quasi tre settimane dalla fantastica vittoria dello scudetto numero 19, e dopo l’ufficializzazione dell’arrivo di Gerry Cardinale che con Red Bird Capitals acquisirà il 70% delle quote societarie, il Milan attende il rinnovo ufficiale di Paolo Maldini e Ricky Massara per poter tuffarsi definitivamente nel calciomercato e regalare il prima possibile a Stefano Pioli, la rosa con cui comincerà ed affronterà la stagione 2022/2023, quella della conferenza, quella di una crescita ulteriore, quella che probabilmente sarà la più difficile da quando il tecnico parmense è sulla panchina rossonera. Detto degli affari ormai praticamente conclusi, come Renato Sanches e Origi, il Milan dovrà capire cosa fare in difesa con Botman che vuole solo i rossoneri e resta alla finestra. Poi, ci si potrà concentrare sulla trequarti, il ruolo forse che necessita di investimenti maggiori e di inserimenti più sostanziosi che possano innalzare definitivamente e sensibilmente la qualità della rosa. Tra i nomi fatti quello che ci convince di più è senza ombra di dubbio quello di Charles De Ketelaere.

De Ketelaere, i motivi per cui sarebbe perfetto per Pioli

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

I motivi per cui, a nostro parere, il Milan dovrebbe fare “all in” sul belga sono molteplici e seguono tutti un filo logico ben preciso. Il giovane centrocampista offensivo, classe 2001, 21 anni compiuti a marzo, ha tutte le caratteristiche che meglio si addicono al progetto Milan di questi anni e garantirebbe quella continuità aziendale e di progetto di cui si continua a parlare anche dopo l’arrivo ed il subentro in società di Red Bird Capitals e Gerry Cardinale. Giovane, non affermato e dai costi proibitivi, dalle grandissime potenzialità tecniche, con margini di miglioramento enormi, versatile in campo e dal prezzo contenuto, sia a livello di cartellino che di ingaggio. Il Bruges non vorrebbe privarsene, preferirebbe farlo crescere ancora per poi venderlo a cifre più elevate tra uno o due anni, proprio perché ne conosce le potenzialità e sa di possedere un gioiello dall’enorme valore, ma soprattutto non del tutto espresso. Il Milan, invece, ha dimostrato negli anni di puntare soprattutto su questi prospetti. Leao ne è l’esempio più lampante e luccicante, ma lo sono anche Tomori, Kalulu, Tonali e Theo Hernandez. Talenti comprati dal Milan, con enormi potenzialità, ma ancora non esplosi del tutto e che, sotto la guida di Pioli e all’interno di un gruppo che funziona, hanno raddoppiato, o addirittura triplicato il loro valore. De Ketelaere rappresenterebbe, a nostro parere, esattamente quel tipo di investimento e Paolo Maldini lo sa benissimo.

De Ketelaere, investimento intelligente. Proprio come Leao

Milan: Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Ora, ci sarà da convincere il Bruges, prima che sul ragazzo si possa scatenare una vera e propria asta. L’impedimento principale sembra essere rappresentato dalla valutazione che il club belga fa del calciatore. Si parte da 40 milioni di euro, ma non si scende dai 35. A parte i buchi nell’acqua Paqueta e Piatek, investimenti sbagliati e fatti sotto la guida tecnica di Leonardo, il Milan da quando è in mano ad Elliott e, quindi, ha intrapreso la strada di un progetto virtuoso che Red Bird vuole ricalcare, non ha mai speso più di 30 milioni per un calciatore. Leao e Tomori sono stati gli investimenti più onerosi che si avvicinavano a quella cifra. Per De Ketelaere, secondo noi, lo sforzo va fatto e senza nemmeno pensarci troppo. In patria viene considerato il nuovo De Bruyne, ha già esordito in una nazionale maggiore piena di talenti e ha fatto vedere dei colpi che fanno capire che siamo davanti ad un ragazzo speciale. Può giocare da mezzala, ma anche da trequartista, forse il suo ruolo naturale, o addirittura da esterno sinistro. Ecco, questa sua duttilità tattica, rappresenta un motivo in più, di certo non secondario, per promuovere un eventuale investimento. Sarà un’estate calda e il Milan, siamo sicuri non si farà trovare impreparato, ma De Ketelaere sarebbe un gioiello grezzo, ma estremamente luccicante che potrebbe far brillare ancor di più la rosa dei Campioni d’Italia.

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