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Dallo Shamrock allo spauracchio Tottenham, l’accesso alla fase ai gironi non è affatto una formalità

Tra ieri ed oggi il Milan ha conosciuto il suo cammino nelle prime battute delle eliminatorie per conquistare l’accesso ai gironi di Europa League. I rossoneri esordiranno il 17 settembre in Irlanda, in casa dello Shamrock Rovers, in caso di passaggio del turno se la vedranno nel terzo turno preliminare, in programma in gara secca a San Siro il 24 settembre, con la vincente della sfida tra i norvegesi del Bodo Glimt e i lituani dello Zaligris Vilnius, infine, l’1 ottobre ci dovrebbe essere l’eventuale play off. Un cammino ancora lunghissimo prima di accedere alla fase ai gironi dell’Europa League e non solo per i tre turni preliminari da affrontare. Non è del tutto scontato, infatti, il raggiungimento della fase finale della competizione anche se potrebbe sembrarlo e le insidie non saranno soltanto tecniche o di una condizione atletica che, soprattutto nei primi due turni, non potrà essere del tutto ideale. Si comincia a Dublino, quindi, con una squadra che Paolo Maldini sta cercando di consegnare quanto più completa possibile a Mister Pioli, ma che con il mercato aperto fino al 5 ottobre e le tre giornate di squalifica che Ante Rebic dovrà scontare in Europa, difficilmente sarà al massimo della sua competitività.

La Juve d’Irlanda e i quasi Campioni di Norvegia, le insidie dei primi due turni

La prima sfida, come detto, sarà a Dublino in Irlanda contro lo Shamrock Rovers. Gli irlandesi sono considerati un po’ la Juve del loro Paese, con la vittoria di 17 campionati e 24 trofei nazionali e, proprio contro la Juve nei preliminari di Europa League del 2010/2011, hanno giocato contro una squadra italiana per la prima e ultima volta. Nel 2019 sono arrivati secondi dietro al Dundalk, mentre in questo campionato comandano la classifica con sette vittorie e due pareggi. Il livello tecnico è decisamente inferiore, ma la sfida non può essere presa sottogamba perché i Rovers non si sono fermati e saranno in condizioni atletiche nettamente superiori a quelle dei rossoneri. La sfida secca, inoltre, consegna quel briciolo di imprevedibilità ancora maggiore alla sfida per via di valori tecnici che possono congelarsi ed annullarsi maggiormente rispetto alle sfide con andata e ritorno. Ancora più complicato, poi, potrebbe essere l’eventuale terzo turno preliminare, in cui il Milan, verosimilmente, si troverà davanti i norvegesi del Bodo Glimt. Squadra ostica che segna tanto e che, dal 16 giugno ad oggi ha già giocato 16 partite di campionato e già una nei preliminari di Europa League. Il ruolino di marcia è impressionante: 15 vittorie e due pareggi, con ben 62 gol fatti (più di 3.5 di media a partita) e appena 19 subiti. Dieci punti di vantaggio sulla seconda in campionato che rendono l’idea di quanto il Bodo stia dominando il suo torneo. Le brutte figure sono dietro l’angolo e quindi l’imperativo categorico per il Milan sarà quello di non prendere assolutamente sottogamba i suoi avversari.

Playoff da non testa di serie, c’è l’incubo Tottenham da scongiurare 

Shamrock e (quasi sicuramente) Bodo, come detto, sono avversarie da non sottovalutare, ma l’ostacolo più grande per il passaggio ai girono di Europa League, se non ci saranno sorprese negative nei due turni preliminari, sarà sicuramente quello dei playoff che si disputerà l’1 ottobre prossimo. Il Milan, infatti, è addirittura sceso all’81esimo posto nel ranking Uefa e questo complica di molto anche la sua situazione nei vari sorteggi. Nei playoff ci potrebbero essere, infatti, ben 16 squadre con un ranking maggiore del Milan. Ciò significa che la squadra di Pioli potrebbe non essere inserita nell’urna delle teste di serie, bensì delle squadre meno quotate. Per migliorare la propria posizione ai sorteggi, il Milan dovrà sperare che almeno quattro dei 16 suddetti club non superino i turni preliminari precedenti, così da passare tra le teste di serie. Non solo, tra queste quattro, non dovranno esserci Besiktas, Sporting Lisbona, PSV Eindhoven e Viktoria Plzen che partiranno direttamente dal terzo turno. Queste le squadre europee superiori al Milan per coefficiente: Tottenham, Basilea, Besiktas, Sporting Lisbona, Copenaghen, PSV Eindhoven, Wolfsburg, Viktoria Plzen, Apoel Nicosia, Bate Borisov, Galatasaray, Malmoe, Partizan Belgrado, Standard Liegi, Steaua Bucarest, Granada. Una probabilità remotissima, quindi, che pone il Milan di fronte all’incubo Mourinho, ma non solo.

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