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Colombo come Cutrone, ma con un Ibra in più

Colombo come Cutrone. A quanti di voi sarà venuta in mente questa similitudine dopo le prime uscite stagionali in amichevole del Milan? I due gol di pregevole fattura realizzati contro Monza e Vicenza in due spezzoni di gara, i racconti e le rassicurazioni di chi lo ha visto segnare caterve di gol con le maglie rossonere delle giovanili e le sue movenze in campo, fanno ben sperare e, insieme a Daniel Maldini, è certamente il giovane rossonero, tra i tanti, che si è messo maggiormente in mostra in queste prime sgambate stagionali. Certo, bisogna andare cauti, soprattutto quando si parla di giovani, ma la stoffa il ragazzo se mira possederla e le caratteristiche sono quelle di un baby bomber di razza, con un gran tiro ed un ottimo fiuto del gol. Il mercato è e sarà ancora lungo e la società deciderà se operare o meno per rinforzare la prima linea, ma di certo, Lorenzo Colombo, nato l’8 marzo del 2002, si candida seriamente ad essere già il vice Ibra. Deciderà la società, ma intanto Colombo come Cutrone è una similitudine molto azzeccata, sperando che il suo futuro nel Diavolo possa essere un po’ più lungo di quello di Patrick.

Colombo come Cutrone. Amichevoli e gol, ma meno responsabilità

La prima cosa che viene in mente quando si sente dire Colombo come Cutrone è l’impatto devastante avuto da entrambi nelle prime uscite con la maglia del Milan, anche se solo in partite amichevoli. Patrick Cutrone, anche se di anni ne aveva già 19 e non 18 come Colombo, esplose durante l’estate del 2017 quando, in attesa dell’arrivo di André Silva e dell’acquisto di Nikola Kalinic, giocò e segnò a ripetizione in quasi tutte le gare precampionato. I suoi gol diventarono poi una costante in quell’estate rossonera e arrivarono anche nelle prime partite ufficiali, tra i preliminari di Europa League e le prime uscite in campionato. Ora, Colombo ha segnato contro Monza e Vicenza e cerca di ricalcare le orme di Patrick. Ci sono delle differenze sostanziali, però. Cutrone in quella stagione, 2017/2018, si dimostrò l’attaccante più affidabile del Milan, viste le delusioni André Silva e Kalinic, e spesso il peso dell’attacco rossonero gravò tutto sulle sue spalle. Troppo anche per lui che, l’anno dopo, successivamente ad un’ottima partenza al fianco di Higuain, si perse un po’ all’ombra di Piatek e nell’estate del 2019 fu venduto al Wolverhampton. Colombo, anche se resterà al Milan e non andrà a giocare altrove, potrà avere tutto il tempo per crescere e dimostrare il suo valore con molta calma. Colombo come Cutrone quindi, ma con delle differenze fondamentali

Colombo come Cutrone, ma Ibra sarà fondamentale per la sua crescita

C’è un’altra cosa che accomuna i due e che fa ribadire che Colombo come Cutrone ed il loro impatto devastante con la maglia del Milan: la magia del momento. Come Patrick, infatti, per Colombo c’è una sorta di magia che lo accompagna e che trasforma ogni suo tocco in gol. Come dicevamo poc’anzi, però, anche se il ragazzo dovesse essere promosso a vice Ibra, avrà il tempo per crescere con calma, nessuno gli chiederà subito mari e monti e di essere decisivo e, oltre al totem svedese, avrà i vari Rebic e Leao che potrebbero prendersi la responsabilità del gol se ad Ibra dovesse venire il raffreddore. Soprattutto, però, per il baby attaccante rossonero c’è la possibilità di crescere con la balia, Zlatan Ibrahimovic e scusate se è poco. Allenarsi giorno dopo giorno al suo fianco, imparare, captare i trucchi del mestiere da uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi, non è una fortuna che capita a tutti e per Colombo è un’opportunità troppo importante dal non sfruttarla. Colombo come Cutrone, quindi, ma con un Ibra in più e non è certamente un elemento da sottovalutare.

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